Eolico Offshore e opportunità di lavoro: la rivoluzione verde Calabrese
La Calabria è chiamata a una sfida importante per il futuro energetico e ambientale del territorio. Legambiente, durante l’incontro organizzato a Crotone, ha ribadito l’urgenza di puntare sempre più sulle fonti rinnovabili, in particolare sull’eolico offshore, abbandonando progressivamente le fonti fossili e i rigassificatori. Questa transizione rappresenta non solo una risposta all’emergenza climatica, ma anche un’opportunità concreta di crescita economica e sociale, generando nuovi posti di lavoro e innovazione nei territori.
Attualmente, la Calabria dipende ancora in misura significativa dalle fonti fossili, con il 75% dell’elettricità prodotta da queste fonti. Nonostante ciò, la regione ha un grande potenziale per sviluppare le energie rinnovabili, come dimostrano i 22 progetti a fonti rinnovabili in attesa di valutazione statale, tra cui i 4 di eolico offshore con una potenza complessiva di 2,93 GW.
Legambiente sottolinea l’importanza dell’eolico offshore nella transizione energetica verso la decarbonizzazione. Inoltre, durante la campagna estiva di Goletta Verde, l’associazione sensibilizza i cittadini sull’importanza dell’energia eolica come strumento essenziale per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra.
Nel contesto delle energie pulite in Calabria, al momento si contano 35.000 impianti da fonti rinnovabili, rappresentanti poco più del 2% del totale nazionale, con una potenza complessiva di 2.817 MW. L’eolico copre il 12% della copertura energetica elettrica, seguito dalle bioenergie al 7,5% e dal solare fotovoltaico al 3,8%. Questi numeri rappresentano solo un primo passo timido verso la decarbonizzazione e la piena adozione delle rinnovabili.
Tuttavia, la Calabria ha l’opportunità di diventare un hub energetico europeo strategico per le fonti rinnovabili, grazie ai numerosi progetti di eolico offshore in attesa di approvazione. Tra i progetti più importanti, spiccano quelli nel Golfo di Squillace e nel Golfo del Comune di Squillace, che, se realizzati, potrebbero apportare un significativo contributo alla generazione di energia pulita e alla creazione di posti di lavoro nel settore.
Il Presidente di Legambiente Calabria, Anna Parretta, ha sottolineato come sia necessario abbandonare la dipendenza dalle fonti fossili, spesso legate al trasporto di gas e all’estrazione di idrocarburi, in favore delle rinnovabili, per promuovere lo sviluppo sostenibile, migliorare la qualità della vita e favorire l’occupazione locale.
Inoltre, è importante ridurre l’attività di ricerca e produzione di idrocarburi nella regione. Nel 2022, la produzione di gas fossile ha rappresentato circa l’8% della produzione nazionale, attraverso 4 concessioni di coltivazione a Crotone e 3 permessi di ricerca.
Per rendere concreti gli investimenti nelle energie rinnovabili, Legambiente invoca una riforma delle normative autorizzative che semplifichi e velocizzi i processi e integri in maniera sostenibile i progetti nei territori. Inoltre, è necessaria la creazione di una cabina di regia per guidare le imprese nella scelta dei siti per l’eolico offshore, assicurando la massima efficienza e sostenibilità.
La Calabria ha il potenziale per diventare un modello di sviluppo sostenibile basato sulle rinnovabili, dimostrando al Governo Meloni e al resto d’Italia che la strada verso la decarbonizzazione e il futuro energetico verde è quella da percorrere. L’energia eolica, insieme ad altre tecnologie pulite, è il cuore della rivoluzione energetica e può aprire la strada a un futuro prospero, sostenibile e rispettoso dell’ambiente per la Calabria e per tutto il Paese.