Girifalco: La storia nascosta della Calabria meridionale prende vita
Importanti reperti archeologici sono stati recuperati il 19 maggio 2023 a Girifalco , grazie alla segnalazione dell’archeoclub “Toco Caria”. La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone, sotto la direzione del Soprintendente Stefania Argenti, ha prontamente informato i Carabinieri e ha effettuato il recupero.
I reperti sono stati rinvenuti lungo una strada secondaria che si dirama dalla SP59, alle pendici orientali del Bosco Valentino, al confine con il comune di Amaroni. Durante i recenti lavori di rettifica della carreggiata, sono stati individuati resti fittili e frammenti di ossa umane.
Il recupero è stato eseguito dal funzionario archeologo della Soprintendenza, Alfredo Ruga, con la collaborazione dell’archeologo Eugenio Donato e dell’archeoclub locale. Il personale della stazione dei Carabinieri di Girifalco ha fornito assistenza durante l’operazione.
Dopo una preliminare pulizia della parete esposta, è emerso che i resti appartengono a una tomba scavata nel substrato roccioso, di cui si conservano i lati nord-est e sud-ovest.
Durante lo scavo per il recupero, sono state recuperate due brocche di ceramica acroma, di cui una ancora integra, posizionate sul lato meridionale della tomba. Questi vasi sono tipici delle sepolture bizantine risalenti al VI-VII secolo d.C. e sono simili ad altri reperti trovati nelle necropoli altomedievali della Calabria e del meridione italiano.
È probabile che questa tomba faccia parte di una necropoli collegata a un villaggio che si trovava nelle vicinanze dell’area del ritrovamento. L’esistenza di tale villaggio è supportata dalle conoscenze archeologiche del territorio di Girifalco, che è già noto per altri rinvenimenti di epoca simile.
Pertanto, questa scoperta è importante perché aggiunge un altro elemento alla conoscenza dell’insediamento del territorio di Girifalco nell’alto medioevo. Si ipotizza che vi fossero insediamenti diffusi, composti anche da poche unità familiari, con piccoli luoghi di culto di riferimento attorno ai quali si sviluppavano i cimiteri.
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