La Calabria ottiene finalmente un merito. La citazione è del prestigioso National Geographic Italia che ha elogiato il lavoro che si sta svolgendo nel territorio di Cosenza, riguardo la tutela delle cicogne. Ricordiamo che all’inizio del mese di febbraio, una cicogna è stata uccisa dai bracconieri, a Rende, destando indignazione e denunce, purtroppo verso ignoti.
La cicogna bianca è un simbolo di amore per la famiglia, di nascita, di vita. È infatti un animale monogamo in natura, che porta nella sua storia tante legende.
Il merito dei volontari
In Calabria, la cicogna era scomparsa da secoli. Ma grazie alla costanza dei 15 volontari della LIPU di Rende e al gruppo LIFE questo animale è tornato a ripopolare la parte nord della regione, dal 2003, grazie al progetto Cicogna Bianca con la collaborazione di ENEL Calabria.
L’Enel ha consentito di installare delle piattaforme sui tralicci elettrici, dell’alta tensione, così da posizionare dei nidi ricavati dalle bobine Enel, non più usate, che costituiscono un richiamo alla nidificazione per le coppie di cicogne durante la migrazione primaverile. Sperando che i casi di bracconaggio abbiano una fine e che non si assista più allo scempio di povere creature che, per natura, non si fidano dell’uomo, ma che sono vittime di cattiveria umana gratuita.
Dal 2003, a oggi, dopo un attento studio del territorio, sono state installate oltre 70 piattaforme e 18 sagome al fine di attirare gli animali durante il volo. L’ultimo dato riferisce che ci sono 20 coppie nidificanti e oltre 600 nati. La zona da loro preferita pare sia la Piana di Sibari. I volontari stanno svolgendo un lavoro encomiabile sia per la realizzazione che per la sensibilizzazione e divulgazione naturalistica. I comuni di Bisignano e Cassano allo Ionio sono diventati teatro per eventi per la tutela e la divulgazione.
Dal 2018, si è unita anche LIFE CHOO-NA, che impegna più di 300 ragazzi provenienti da tutta Italia che tramite la European Solidarity Corps della LIPU si adopereranno fino ad agosto 2019. I finanziamenti arrivano dalla Fondazione Cariplo, dalla LIPU e dal Dipartimento Agricoltura dell’Unione Europa.
Il target è quello di formare un numero stabile di almeno 30-35 coppie. C’è molto da fare, ma la tenacia e forza di volontà dei volontari fanno sperare che sarà un’impresa non facile ma non impossibile. Oltre ad augurare il buon lavoro ai volontari, speriamo di potere offrire altre notizie edificanti e parole di elogio per la Calabria e i calabresi.
Annamaria Gnisci