È stata inaugurata sabato 2 febbraio presso la sala mostre ex-STAC di p.zza Matteotti a Catanzaro la personale del pittore Giovanni Chiarella.
Alla conferenza stampa, moderata dalla figlia Laura, sono intervenuti Ivan Cardamone, vicesindaco del Comune di Catanzaro, Vincenzo Ursini, editore e presidente dell’Accademia dei Bronzi, che ha tracciato una dettagliata analisi della pittura di Giovanni Chiarella..
La mostra ha il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro e vanta una collaborazione esterna con l’Accademia dei Bronzi di Catanzaro.
Giovanni Chiarella, che ha alle spalle oltre un quarantennio d’esperienza e di produzione artistica nell’ambito specifico della pittura, ha esposto in numerose città con personali e collettive, ricevendo premi e riscontri positivi da critica ed estimatori.
Fin da adolescente, appassionato dell’arte degli Impressionisti ed in particolar modo dei Post-Impressionisti, matura ed incrementa l’interesse per l’arte del disegno e della pittura in maniera più meticolosa e approfondita grazie alla conoscenza e all’amicizia con i maestri calabresi Andrea Cefaly ed Eugenio Galiano.
In questa sua personale si potranno ammirare sia quei temi e quei soggetti da sempre ricorrenti nei suoi quadri che hanno la natura, il paesaggio ed il territorio come punti di riferimento, sia le opere di recente creazione con nuovi soggetti. Noti sono i suoi nostalgici “Paesaggi autunnali”; i quadri che riproducono le enigmatiche atmosfere delle “Nevicate silane” o le molteplici “Nature morte” e i “Vasi con fiori” di grande impatto visivo ed emotivo per l’uso spontaneo e generoso di gamme composte del colore.
“Dipinge ciò che è il vero ed è il bello – scriveva di lui negli anni 80 il noto chirugo catanzarese, nonché pittore, Raffaele Basso – Chiarella riporta sulla terra non solo i paesaggi ma anche vecchi casolari e nature morte dando sempre il meglio di sé. Osservando le sue opere si prova una piacevole e immediata sensazione visiva e la loro chiarezza sul piano figurativo, consente facilmente di intuire ciò che si cela in ogni sua opera”.
L’indimenticato professore Tonino Lamanna diceva di lui: “Le sue nature morte intrise di armoniosa liricità evidenziano la profonda immagine della vita quotidiana. Sa trasferire sulla tela con pennellata viva e palpitante la natura spiritualizzando il paesaggio stesso”
Le oltre 70 opere presenti in mostra, riassumono il suo percorso artistico degli ultimi anni. E’ un itinerario pittorico completo e variegato. La sua tavolozza è fatta di colori vivi come la natura che lo circonda.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 15 Febbraio, negli orari 10:00/12:30 della mattina e 17:30/20:00 del pomeriggio (escluso la domenica).