Da Lamezia Terme a Venezia: la storia incantevole del Mulino delle Fate

Mulino delle Fate
Mulino delle Fate

Dalla rovina al risorgimento: il recupero del Mulino delle Fate

Il magico e misterioso Antico Mulino delle Fate di Lamezia Terme fa il suo debutto a Venezia grazie al docufilm “Scusa Italia” del talentuoso regista e compositore Giovanni Panozzo. L’annuncio è stato fatto direttamente da Fabio Aiello, protagonista della storia insieme alla moglie Anna Filardo, entrambi ingegneri, che hanno guidato il recupero di questo antico mulino ad acqua, situato nella zona nord del Castello Normanno, sulle rive del fiume Canne. Questa emozionante storia di ristrutturazione è il fulcro di uno degli episodi del docufilm, che tratta temi come il lavoro, la legalità, il riscatto sociale e la tutela ambientale.

La pellicola, della durata di 62 minuti, è stata prodotta da Fai-Cisl, Agrilavoro e Fondazione Fai-Cisl Studi e Ricerche e avrà la sua anteprima assoluta nell’ambito dell’evento finale del Premio collaterale “Persona Lavoro Ambiente“, che si svolgerà in concomitanza con la 80ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica de La Biennale di Venezia.

Fabio Aiello, con orgoglio, afferma: “La nostra è una storia che ha avuto inizio da nulla, anzi, da un cumulo di rovine abbandonate nel nulla. Ma questo ‘nulla’ è un luogo incantevole, immerso nella vegetazione di un bosco fatato. È un luogo che è rinato grazie al duro lavoro delle giovani mani e alla gratitudine di coloro che si prendono cura del nostro patrimonio comune. È diventato un punto d’incontro per tutta la comunità locale. Questo è proprio l’Antico Mulino delle Fate, secondo la leggenda il Regno della Fata Gelsomina. Siamo davvero orgogliosi che oggi la storia di questo straordinario recupero sia narrata nel docufilm.

Il regista Giovanni Panozzo spiega: “Scusa Italia” è il risultato di un viaggio che ha attraversato due estremi del nostro Paese, da Palermo a Lecco. Questo viaggio ha incluso la piantumazione di un ulivo in memoria di Paolo Borsellino, dalla Via d’Amelio fino a una scuola di Lecco. È stato un percorso che ha offerto l’opportunità di incontrare persone e comunità che desiderano migliorare il nostro Paese attraverso relazioni costruttive e l’impegno contro la mentalità mafiosa.”

Il viaggio ha raccolto storie di migranti, di persone che si sono riscattate dal crimine, storie di chi chiede scusa ma sa anche dire grazie. Questo è esattamente il caso dell‘Antico Mulino delle Fate, dove il riscatto e la gratitudine si sono incontrati nel cuore della Calabria, un luogo ricco di bellezza e tranquillità. Fabio e Anna, originari del luogo ma residenti in Svizzera e genitori di due bambini, hanno permesso a questo luogo simbolico di riscattarsi dall’oblio, restituendogli la sua funzione di punto d’incontro e di relazione.

Il regista sottolinea: “Il sorriso e la gratitudine che emergono da queste storie sono un segno di speranza per tutti noi.” Per raccontare la storia del mulino, Panozzo ha girato le sue riprese nel territorio calabrese e ha anche esplorato la vita quotidiana in Svizzera dei restauratori.

La proiezione del docufilm è prevista per venerdì 8 settembre durante l’evento “Persona Lavoro Ambiente,” che si terrà dalle 11:00 alle 13:00 nello Spazio Incontri Venice Production Bridge, presso l’Hotel Excelsior del Lido di Venezia. Il Premio, giunto alla sua quarta edizione, sarà assegnato dalla Fai-Cisl e dalla Fondazione Studi e Ricerche Fai-Cisl alle opere ritenute più interessanti nel trattare i temi del lavoro e della sostenibilità ambientale, economica e sociale. Durante la cerimonia di premiazione saranno presenti Onofrio Rota, Segretario Generale Fai-Cisl Nazionale, e Vincenzo Conso, Presidente della Fondazione Fai-Cisl Studi e Ricerche. Tra gli ospiti, figurano anche vari protagonisti di “Scusa Italia,” tra cui lavoratori, imprenditori e membri della famiglia Borsellino.