15 anni di assenteismo: dipendente e dirigenti del Pugliese pagano il conto
CATANZARO, 12 GIU 2024 – La Corte dei Conti ha recentemente emesso una sentenza sul caso “famoso” di assenteismo di Salvatore Scumace, che per 15 anni non avrebbe quasi mai varcato la soglia del suo ufficio all’ospedale Pugliese di Catanzaro. Scumace è stato condannato a pagare 531.248,27 euro in risarcimento all’azienda ospedaliera.
Insieme a lui, sono stati ritenuti responsabili e condannati anche vari ex dirigenti dell’ospedale, per non aver impedito l’assenteismo del dipendente:
- Maria Cuffari: ex responsabile del COEI (Centro Operativo Emergenza Incendi).
- Salvatore Calabretta: ex dirigente dell’Area Risorse Umane.
- Giuseppe Scalzo: ex responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Aziendale.
- Nino Critelli: ex responsabile del COEI e direttore del Servizio di Prevenzione e Protezione Aziendale, condannato a pagare 367.921,83 euro.
- Vittorio Prejanò: ex dirigente dell’Area Risorse Umane, condannato a pagare 367.921,83 euro.
- Maria Pia De Vito: ex dirigente dell’Area Risorse Umane, condannata a pagare 38.211,06 euro.
- Massimo Esposito: ex dirigente dell’Area Risorse Umane, condannato a pagare 362.922,96 euro.
Francesco Citriniti, responsabile dei flussi informativi, è stato l’unico a non essere ritenuto responsabile.
Ospedale Pugliese: maxi risarcimento per assenteismo sistematico
La Corte dei Conti ha sottolineato che il danno patrimoniale è stato dolosamente occultato, dato che la condotta assenteista di Scumace era conosciuta dall’azienda fin dal 2005, ma il danno è emerso solo nel 2020, implicando una copertura intenzionale del problema per oltre 15 anni.
L’assenteismo rappresenta una piaga significativa sia per le aziende pubbliche che private, minando l’efficienza operativa e causando ingenti danni economici. La vicenda del dipendente assenteista all’Ospedale Pugliese di Catanzaro è un esempio lampante di come la mancanza di controllo e la complicità interna possano permettere ad una singola persona di sfruttare il sistema per anni, arrecando un grave danno finanziario e morale all’istituzione. È fondamentale che le organizzazioni implementino sistemi di monitoraggio rigorosi e trasparenti per prevenire tali abusi, garantendo così la responsabilità e l’integrità all’interno del luogo di lavoro.
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