Cos’è la Rivoluzione delle Seppie e come è arrivata in Calabria

Artigiani locali che incontrano studenti e migranti (Rivoluzione delle Seppie)

Intervistata Rita, una delle fondatrici dell’Associazione

“Sono la co-fondatrice della Associazione La Rivoluzione delle Seppie e direttore artistico dell’evento di – Crossings –  che organizziamo dal 2017 a Belmonte Calabro durante il mese di luglio in collaborazione con il collettivo di Architettura – Orizzontale –  , la facoltà di architettura della London Metropolitan University e il dipartimento di architettura e territorio della Università Mediterranea di Reggio Calabria”. Queste le prime parole spese per la Redazione di Calabria Magnifica.it da Rita, ragazza di 29 anni che ha deciso di dare il via a questo innovativo progetto.

Come nasce l’idea

L’idea, ci riferisce Rita, nasce quasi come un gioco tra alcuni colleghi della facoltà di architettura della London Metropolitan University nel 2016.

Si voleva sperimentare un nuovo metodo educativo che andava aldilà della Accademia e si è creduto che la Calabria potesse essere la meta perfetta come terreno fertile per questo tipo di sperimentazioni.

Qualche mese prima Rita ed il suo team hanno conosciuto la realtà dell’EX Convento dei Cappucini a Belmonte Calabro i quali offrirono la loro ospitalità in questo posto magico.

Così, un gruppo composto da 13 studenti e neolaureati, con 6 professori, vola da Londra a Belmonte nel Luglio 2016, per iniziare una residenza all’interno dell’Ex Convento.

Dove ha sede e dove opera la Rivoluzione delle Seppie

La Associazione ha sede ad Amantea ed opera sia sul territorio calabrese, sia al di là dei confini regionali, arrivando a toccare in particolare Londra.

Quando viene fondata ufficialmente l’Associazione

Rita ci riferisce che si è iniziato a lavorare anche con i migranti del centro di accoglienza di Amantea, i quali erano gli unici giovani che a luglio vivevano in quell’area e avevano voglia di fare.

Tutti avevano delle competenze già dal proprio Paese: falegnami, cuochi, cantanti, musicisti, ballerini, sarti. All’associazione, continua a spiegarci la co-fondatrice della stessa, interessava molto avere una interdisciplinarità all’interno del gruppo e così 10 migranti sono stati integrati nel gruppo per una settimana all’ex convento.

Questa settimana ha fatto sì che i professori si innamorassero del territorio e delle persone, così hanno subito proposto una classe di ricerca all’interno della facoltà per studiare Belmonte e proporre progetti di Architettura ideali su questo territorio. Questo ha fatto sì che da Novembre 2016, 30 studenti venissero ogni anno a Belmonte Calabro per tre volte l’anno.

“Così nel 2017 fondiamo ufficialmente l’Associazione ed iniziamo ad essere i principali mediatori tra il territorio e l’università”, sottolinea Rita.

Quale la Mission e la Vision di Rivoluzione delle Seppie

Le Seppie è una associazione culturale, senza fini di lucro. Attraverso la ricerca, la progettazione, le tecnologie e la formazione, ha come obiettivo quello di migliorare il tessuto culturale della comunità, di promuovere l’integrazione sociale e lo sviluppo del territorio.

È un’azione innovativa che mira a tracciare nuovi percorsi per contrastare il declino sociale e culturale che colpisce le aree rurali. Ha il ruolo di analizzare, facilitare e sviluppare momenti di confronto all’interno dei cosiddetti “villaggi minori”, con l’ambizione di creare un’assemblea civica e di incoraggiare momenti di innovazione sociale e culturale, consegnando una maggiore consapevolezza del territorio e del suo patrimonio culturale ai vecchi e nuovi abitanti.

“Lo scopo principale è quello di sperimentare una nuova pedagogia per tutti i campi creativi“, continua a spiegarci Rita. Nel concreto si sviluppano progetti di apprendimento formali e informali, promuovendo incroci e confronti tra persone di diversi background, quali artisti e professionisti provenienti da tutto il mondo, anche grazie ad un programma di residenze includendo la comunità locale e i migranti, “in modo da promuovere la Calabria come terreno fertile e attrattivo per iniziative creative e sociali”.

Quali gli eventi realizzati dall’Associazione

“L’appuntamento più grosso è – Crossings – che quest’anno è giunto alla sua terza Edizione”, evidenzia Rita.

Crossings – nasce come evento di restituzione dei progetti degli studenti alla comunità, ma nel corso degli anni si è evoluto ed è diventato un momento di confronto e crescita sia per le persone che partecipano al workshop/festival, le quali hanno una visione positiva della società in cui si vive, sia per la comunità locale.

Quali i prossimi appuntamenti

Rita ci aggiorna sugli appuntamenti prossimi dell’associazione: “ Il 14 settembre presenteremo al comune di Amantea il progetto di tesi di uno studente danese che si è laureato presso la Norwegian University of Science and Technology“.

A novembre torneranno gli studenti della classe di ricerca di Londra a Belmonte per due settimane.

A febbraio ci sarà un workshop di autocostruzione che fa parte del programma dell’anno accademico della facoltà di Londra, in cui si continuerà a lavorare all’interno degli spazi riattivati a Luglio 2019 nel centro storico di Belmonte. Questi spazi, che appartengono al palazzo storico della Ex Casa delle Monache di proprietà comunale, vogliono essere resi di nuovo fruibili, non solo per la comunità locale, ma anche per la comunità temporanea di accademici, migranti, artisti, studenti e professionisti che ogni anno cresce intorno al progetto e si affeziona a Belmonte e ai suoi cittadini. Sempre a febbraio continueranno i lavori, per dar vita alla costruzione di una cucina.

E infine a luglio ci sarà la IV Edizione di – Crossings –.

Questi sono gli eventi più grossi ma nel frattempo cerchiamo sempre di rimanere presente sul territorio con attività ed eventi minori”, conclude per noi Rita e noi la ringraziamo come Redazione di Calabria Magnifica.it per queste preziose parole e per questo necessario impegno che l’associazione adopera per rivalorizzare un territorio della nostra Calabria (anche a livello internazionale), altrimenti lasciato ai margini.