La festa della mamma: tra storia e innovazione

festa della mamma
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Un’analisi dettagliata della festa della mamma nel contesto globale, esplorando le radici storiche, le evoluzioni contemporanee e il significato profondo di questa ricorrenza

Nel tessuto delle festività italiane, la Festa della Mamma occupa un posto speciale, un momento dedicato a onorare e celebrare le figure materne che hanno plasmato le nostre vite. Quest’anno, segnate i calendari per il 12 maggio, la data scelta per commemorare questa occasione.

Una volta, la Festa della Mamma era fissata all’8 maggio, ma negli ultimi tempi ha abbracciato un’aura di mobilità, piantando le sue radici nella seconda domenica di maggio. Questo adattamento è stato un cambiamento recente; fino al 2000, la ricorrenza era saldamente ancorata all’8 maggio, ma poi, seguendo l’esempio della tradizione anglosassone, è diventata mobile. Proprio come in Gran Bretagna e Irlanda, dove si celebra l’ultima domenica di Quaresima, in Italia la Festa della Mamma ora danza sulla scia della seconda domenica di maggio.

Le radici di questa festività affondano in tempi antichi. In epoca greca e romana, le madri erano onorate durante celebrazioni dedicate alle divinità femminili. Nella civiltà ellenica, era Rea ad essere venerata, madre di Zeus e dea del parto, mentre i romani omaggiavano Cibele, la madre di tutti gli dei, celebrata nella seconda metà di marzo. Nel corso del Medioevo e oltre, la figura materna continuò a essere venerata, ma spesso solo in relazione alla Madonna, la madre di Dio.

L’istituzione ufficiale di questa giornata risale agli albori del Novecento, quando il presidente degli Stati Uniti Thomas Wilson stabilì la seconda domenica di maggio come la data ufficiale. Questa scelta coincideva con il periodo in cui Ann Reeves Jarvis, un’attivista post-guerra civile americana, aveva promosso iniziative per favorire l’amicizia tra le madri dei nordisti e dei sudisti. In Italia, durante il ventennio fascista, venne istituita una giornata dedicata alle madri il 24 dicembre, che commemorava le donne con più figli.

L’attuale forma della Festa della Mamma, come la conosciamo oggi, emerse negli anni Cinquanta. Nel 1956, il sindaco di Bordighera, Raoul Zaccari, supportato da Giacomo Pallanca, presidente dell’Ente Fiera del Fiore e della Pianta Ornamentale di Bordighera-Vallecrosia, promosse l’introduzione di una giornata dedicata alle madri con chiari intenti commerciali. Un anno dopo, Don Otello Migliosi aggiunse un’ulteriore dimensione spirituale alla celebrazione materna.

La scelta del mese di maggio non fu casuale, poiché nel cristianesimo questo è il mese dedicato alla Madonna, e coincide con un periodo di fioritura, simboleggiando così la rinascita e la bellezza della maternità.

La Festa della Mamma è una festa sentita non solo in Italia ma anche in tutto il mondo. Oltre alle consuete pratiche di regali e commemorazioni, in diverse culture si celebrano in modi unici. Dall’Inghilterra, dove l’usanza della festa risale al XVII secolo, con la tradizione di tornare a casa per visitare le madri durante l’ultimo giorno di quaresima, al Messico, dove ogni 10 maggio è una festa di cibo, musica e allegria per onorare le madri.

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