La Pasqua Arbëreshe in Calabria: riti antichi preservati nel tempo

Arbëreshe
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La comunità Arbëreshe in Calabria discende degli albanesi migrati verso il nostro Paese durante il medioevo. Ancora oggi, mantiene le tradizioni antiche per amore delle proprie radici fondendo caratteristiche uniche che uniscono consuetudini italiane e albanesi.

La Pasqua Arbëreshe: cucina e cultura

La “koufta” è il piatto simbolo della Pasqua. Si tratta di una ricetta a base di carne di agnello, vitello o pollo, insaporita dall’alloro, peperoncino. Generalmente, è servita con risotto o polenta. Il gusto forte e deciso del piatto racconta la rinascita, ma è anche il simbolo della stessa comunità.

Come secondo piatto c’è il capretto all’harroje, che significa “dimenticatelo”.

Anche le immancabili uova sono il simbolo della Pasqua arbëreshe. Sono delle bellissime uova decorate dai colori accesi e dai disegni originali. Chiaramente rappresentano la rinascita e la nuova vita e non è raro trovarle nelle case della comunità come oggetti decorativi proprio durante il periodo di Pasqua.

Il vero cardine della cucina arbëreshë sono i dolci. La preparazione è fortemente legata alle feste. La giuggiulea è un torrone fatto con il sesamo, simile a quello siciliano; i kanarikuj, sono degli gnocchetti conditi con il miele.

Cultura e storia si fondono per rappresentare il presente

Musica e danze allietano questo particolare periodo che è molto sentito e vissuto profondamente.

La “Vallje” è una danza tradizionale che rappresenta la liberazione legata a un evento storico albanese. Ha un forte significato poiché uomini e donne si tengono per mano con dei fazzoletti per formare un lunga fila danzante, cantando canzoni di tradizione albanese.

Un’eredità culturale che è ponte tra passato e futuro di una comunità che non vuole disconoscere la propria identità e che ne è la ricchezza.

Comunità Arbëreshe (foto facebook)

Cucina calabrese arbëreshe: patrimonio nazionale