La Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, celebrata il 4 novembre e istituita nel 1919, per commemorare la vittoria italiana nella prima guerra mondiale, è l’unica festa nazionale che abbia attraversato decenni di storia italiana. Dall’età liberale, al Fascismo, all’Italia repubblicana.
In occasione del 4 novembre le massime cariche dello Stato rendono omaggio al Milite Ignoto. La cui salma riposa presso l’Altare della Patria a Roma. Si recano in visita al Sacrario di Redipuglia, dove sono custodite le salme dei 100.000 caduti italiani della prima guerra mondiale. Si recano anche a Vittorio Veneto, dove si svolse l’ultima e risolutiva battaglia del conflitto armato fra il Regio Esercito italiano e l’esercito imperiale austro-ungarico.
È prassi che il Presidente della Repubblica Italiana e il Ministro della Difesa inviino alle forze armate italiane, il giorno della celebrazione, un messaggio di auguri e di riconoscenza a nome del Paese.
Il 4 novembre viene celebrato anche in altre sedi istituzionali come Regioni, Province e Comuni.
Il 4 novembre e il rito in forma solenne del Cambio della Guardia
Nel giorno della festa, presso il Palazzo del Quirinale, viene effettuato in forma solenne il Cambio della Guardia con il Reggimento Corazzieri e la Fanfara del IV Reggimento Carabinieri a cavallo in alta uniforme.
Questo rito solenne viene svolto solamente in altre due occasioni, durante le celebrazioni della Festa del Tricolore (7 gennaio) e della Festa della Repubblica Italiana (2 giugno).
L’apertura delle caserme al pubblico
In occasione della festa delle forze armate italiane è pratica diffusa l’apertura al pubblico delle caserme e la visita a unità navali militari.
All’interno delle caserme vengono organizzate esposizioni di armamenti e mostre riguardanti la prima guerra mondiale. Usuali sono anche le dimostrazioni sportive e le esercitazioni dimostrative dei soldati.
Nelle piazze delle principali città italiane si tengono concerti delle bande militari. Così come vengono organizzate celebrazioni di fronte ai Monumenti ai Caduti che sono presenti nei Comuni italiani.
La celebrazione del 4 novembre a Catanzaro
Le solenni celebrazioni sono state effettuate in piazza Matteotti. Il prefetto di Catanzaro Francesca Ferrandino ha dichiarato: “Una festività che ha un secolo di vita, visto che celebra l’unità nazionale seguita alla fine della prima guerra mondiale, riconosciuta dalla legge esattamente 70 anni fa e che continua ad avere un significato profondo. Celebra l’Italia unita da Nord a Sud dopo la Grande Guerra ma anche l’umanità, la competenza e la sobrietà delle nostre forze armate“.
In piazza Matteotti presenti le Autorità militari, religiose e istituzionali tra i quali il sindaco e presidente della provincia Sergio Abramo e il consigliere regionale Enzo Ciconte.
All’alzabandiera è seguita la lettura dei messaggi del ministro della Difesa e del presidente Mattarella. Anche oggi un buon numero di persone vi hanno assistito, in particolare ragazzi di alcune scuole del capoluogo.
Il canovaccio della cerimonia si rinnova ogni anno nella sua semplicità ma anche nella sua solennità. Un buon numero di persone vi hanno assistito, in particolare ragazzi di alcune scuole del capoluogo.