Catanzaro: commenti sessisti a Jasmine Cristallo

L'attivista catanzarese Jasmine Cristallo (fonte eco del sud)

“Non sono contro le donne in politica, ma…” è una frase ricorrente tra i commenti quando una donna, magari anche bella, si approccia a un potere che, per ironia, già grammaticalmente nasce di genere “sessista” maschile.

Lo abbiamo visto con donne legate a qualsiasi “fede” di partito e lo abbiamo visto anche in Paesi dove la parità di genere è ampiamente riconosciuta, tipo gli Stati Uniti. Chi non ricorda le frasi sessiste verso Hilary Clinton durante la campagna elettorale che ha visto la vittoria di Trump? O, giusto per restare a casa nostra, come considerare le offese continue verso la Boldrini oppure l’orribile commento di qualche giorno fa verso Nilde Iotti, pubblicato da una famosa testata giornalistica nazionale?

Nelle affermazioni generiche, tutti sono pro-donna a capo di un partito o di una nazione: “basta che sia capace”, ma a fatti le donne devono sopportare critiche, offese gratuite e appellativi vari. Insomma, dal “basta che sia capace” a “sì, questa però…” è un attimo.

La musica del walzer di commenti è soprattutto amplificata dai social dove si ha la possibilità di scrivere ciò che si vuole, poiché la virtualità garantisce una barriera fisica tra chi offende e la donna in quel momento esposta mediaticamente.

Jasmine Cristallo denuncia commenti sul profilo Facebook: “Il sessismo è un cancro”

Le ultime battute sessiste e offensive le sta ricevendo anche la catanzarese Jasmine Cristallo, attivista del Movimento delle Sardine in Calabria e famosa per avere organizzato “la rivolta dei balconi” durante la visita di Matteo Salvini a Catanzaro, ripresa poi in altre città italiane.

Le offese online, regolarmente denunciate tramite screen-shot alle quali pare seguiranno anche delle querele vere e proprie, fanno capire che questa mentalità maschilista e retrograda è dura a essere sconfitta. Diciamo “maschilista” come se fosse solo partorita da uomini magari un po’ repressi, ma in realtà i commenti più feroci dedicati generalmente alle donne arrivano anche da altre donne che cogliendo la palla al balzo riescono a dar sfogo a evidenti frustrazioni personali.

Spesso, non c’è contenuto nelle battute pubblicate su Facebook; non ci sono critiche verso pensieri o iniziative. Ci sono battute fuori contesto, il più delle volte volgari, che non possono essere sottovalutate poiché non si sta colpendo un simbolo o un ideale, ma una persona e, nello specifico, una donna, una madre e una compagna o moglie.

La Cristallo ha pubblicato gli screen-shot senza cancellare i nomi degli autori delle battute. Molti utenti si sono dimostrati solidali e stanno quindi rappresentando la faccia buona della Calabria, quella che vuole dimostrare che una terra così martoriata e piena di problemi ha la linfa sufficiente a sopravvivere alle distorsioni storiche e a una mentalità gretta che condannano la Calabria al confine dell’Italia.

La Cristallo è un’attivista fortemente legata ai valori della sinistra pura e probabilmente la sua popolarità che sta anche interessando i partiti “classici” e tradizionali infastidisce chi ha idee e ideali completamente opposti. Che Jasmine Cristallo sia apertamente contro la Lega e antifascista è abbastanza chiaro, ma è il clamore mediatico creato intorno a lei che probabilmente disturba e non poco.

Ma questa è una caratteristica atavica, quasi storica, legata a una certa destra italiana, non tutta fortunatamente, che idealizza una donna relegata a ruoli del tutto marginali e passivi.

Il sessismo non è una goliardata. Gli hater sono perseguibili per ufficio

La verità è che una donna attiva politicamente, che esprime opinioni e che è soprattutto “pensante” fa paura. Se poi è capace di smuovere coscienze e la massa ecco che scatta l’offesa, la battuta pesante e il commento vuoto che vorrebbe screditare gli ideali, ma che colpisce la persona in quanto donna. Ma alla fine è un boomerang per i “leoni da tastiera”: non si può attaccare senza essere esposti alla berlina.

Le parole hanno un peso specifico. Scrivere su un muro o scrivere su un social non può essere fatto con leggerezza. L’odio online, di cui abbiamo parlato è punibile e perseguibile dalla legge.

Nulla vieta il confronto, nulla vieta di pensarla diversamente da chi si esprime pubblicamente. Anzi, ben vengano pareri discordanti e opposti perché creano il dibattito e la crescita anche umana. L’offesa resta quella che è: uno squallido teatrino sul quale ben presto cala il sipario. Il miglior modo di fronteggiare un’offesa è quello di non somigliare mai a chi le fa. Poi, Niccolò Machiavelli fa testo: “Gli uomini offendono o per paura o per odio.”

E di questo siamo convinti anche noi.

Dalla redazione di Calabria Magnifica la nostra più totale solidarietà a Jasmine Cristallo affinché possa esprimersi e possa continuare a condividere le proprie idee liberamente come attivista e soprattutto come donna libera in una Calabria libera.