Per quattordici ragazzi tra i 18 ed i 29 anni è suonata la campanella al Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro. Non è il loro primo giorno di scuola, ma l’inizio di un’esperienza lavorativa “di servizio alla Patria” che di certo avrà importanti risvolti sul piano umano e personale. L’anno di servizio civile, infatti, si fa per scelta, e per scelta – al di là del rimborso previsto per legge- si decide di dedicare mezza giornata ad attività di solidarietà che rappresentano un valore aggiunto per le associazioni (quali “sedi di attuazione” del servizio) e per la comunità intera.
Nella giornata di presentazione – e di avvio del progetto di servizio civile “Volontari in Prova” – la referente dell’area promozione del CSV di Catanzaro, Giulia Menniti, dopo i saluti del presidente Luigi Cuomo, ha subito chiarito ai ragazzi quali saranno le azioni da mettere in campo, contestuali ad un adeguato programma di formazione generale e specifica che si rende necessario per acquisire elementi di psicologia sociale e relazionale, di comunicazione strategica, di progettazione partecipata e quant’altro possa servire per arrivare a mappare i bisogni del territorio, per essere operatori degli sportelli di orientamento attivati nelle associazioni ospitanti, per progettare iniziative cittadine di solidarietà.
I volontari di servizio civile, quindi, non saranno tenuti a svolgere soltanto le attività inerenti gli scopi delle associazioni alle quali sono stati affidati (due per ogni associazione: “Auser”, “Spazio Aperto”, “Il Girasole”, “Ada”, “Usabile”, “Multicolore” e, naturalmente, lo stesso CSV), ma anche a fare leva sulle proprie risorse e capacità per progettare campagne di promozione dei valori della solidarietà e della cittadinanza attiva che favoriscano la partecipazione della comunità.
Per le associazioni, chiamate dal CSV di Catanzaro – che conserva la titolarità del progetto e che si occuperà del relativo programma di formazione – a presentarsi ai loro volontari, si prospetta un anno di lavoro e di impegno continuo, ma senz’altro gratificante dal punto di vista operativo, potendo contare sull’entusiasmo di quattordici giovani, in gran parte studenti di materie sociologiche, che sentono una spontanea “attrazione” per il mondo del volontariato. E che per loro diventa – come ha avuto modo di chiarire il direttore del CSV di Catanzaro, Stefano Morena – l’occasione per crescere, per acquisire competenze e per indirizzare la vita professionale futura.
Nella foto al tavolo: Menniti e Cuomo