Nella giornata di oggi 5 febbraio 2018, in esecuzione alla sentenza emessa dal Tribunale di Catanzaro, i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Catanzaro, del Comando Provinciale Carabinieri di Catanzaro e del Gruppo Carabinieri di Lamezia Terme, hanno proceduto alla confisca dei seguenti beni di proprietà o riconducibile a MAZZEI Salvatore cl. 56 di Lamezia Terme: 26 società; 67 fabbricati; 176 appezzamenti di terreno; 13 autocarri, 5 autovetture, 10 macchine operatrici per cantiere; 1 motociclo.
L’odierna confisca, è stata preceduta da un sequestro richiesto dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro – Dr. Nicola GRATTERI e coordinata dall’Aggiunto Giovanni BOMBARDIERI, nell’ambito di una precisa strategia investigativa, finalizzata alla sottrazione di beni riconducibili a soggetti collegati, o contigui, ad organizzazioni di ‘ndrangheta.
L’indagine, avviata nell’anno 2011, inizialmente dalla Procura di Lamezia Terme, successivamente trasferita per competenza territoriale, alla Procura di Catanzaro, ha permesso di ricostruire, attraverso una diligente e minuziosa indagine, un patrimonio illecitamente acquisito pari a 200 milioni di Euro. L’attenta analisi dei dati acquisiti ha permesso di accertare una rilevante sproporzione tra i redditi dichiari ed il flusso di denaro realmente introitato da parte del
MZZEI e del Nucleo familiare.