Nel corso di un servizio di controllo del territorio i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Catanzaro hanno tratto in arresto El Fidadi Mohammed, 51enne di origini marocchine, incensurato, il quale, durante una lite domestica intercorsa con la moglie connazionale, avrebbe iniziato a colpirla violentemente.
Tutto è nato da una telefonata giunta in Centrale Operativa e durata pochi secondi in cui, in modo confusionario, una voce femminile riusciva a richiedere urgentemente l’intervento dei carabinieri prima che, improvvisamente, cadesse la linea. La pattuglia, nel giro di pochi minuti, è riuscita a localizzare l’abitazione, ubicata in un condominio del quartiere Lido. Raggiunto l’appartamento, i militari dell’Arma hanno notato che la porta d’ingresso era aperta e, una volta all’interno, si sono trovati di fronte ad una scena che poteva lasciare ben pochi dubbi. Un uomo in piedi, in prossimità del quale vi era una donna, ancora riversa al suolo, dolorante ed in lacrime. Dopo aver fatto distanziare i due coniugi, i Carabinieri hanno aiutato la signora a rialzarsi e, durante l’ispezione dell’appartamento, hanno verificato la presenza di numerosi cocci di vasi in frantumi sparsi per la casa. Tranquillizzata la donna, i militari dell’Arma ne hanno acquisito le dichiarazioni, ricostruendo la dinamica dell’aggressione, nata da un alterco per il quale, in pochi istanti, l’uomo sarebbe passato dalle parole ai fatti. La donna, recuperate parzialmente le forze e sebbene visibilmente scossa, è riuscita a raccontare quanto avvenuto, specificando di essere stata violentemente frustata con una ciabatta elettrica, poi rinvenuta dai militari e posta sotto sequestro, riferendo inoltre di esser stata calpestata sulla nuca dal proprio marito e di essere stata strattonata ai capelli dopo essere riuscita ad aprire la porta di casa. L’ennesima di una ripetuta serie di violenze verbali e fisiche, mai denunciate per il terrore di subire ripercussioni peggiori. La vittima, accompagnata in ospedale per le cure del caso, ha subito lesioni giudicate guaribili in 5 giorni. Il marito, tratto in arresto per maltrattamenti in famiglia, su disposizione dell’Autorità giudiziaria, è stato tradotto presso la camera di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Catanzaro, in attesa dell’udienza di convalida, a seguito della quale, nei confronti dell’uomo, è stata disposta la misura dell’allontanamento dalla casa familiare.