Si è svolta questa mattina la tavola rotonda dal titolo “La nuova prescrizione – Fine Processo…Mai!” Le bugie di una riforma populista – organizzata dalla Camera Penale “Alfredo Cantàfora” di Catanzaro.
L’evento si è tenuto presso la Sala delle Culture di Palazzo di Vetro, con la adesione di magistrati, avvocati, giuristi e rappresentanti del mondo politico e istituzionale.
“Fine Processo…Mai!” vuol dire che se un soggetto è imputato, dopo le sentenze di primo grado, la prescrizione si interrompe, quindi il soggetto denunciante ha la possibilità di vedere la prosecuzione di un processo, anche a distanza di anni nel tempo.
Ma questo – spiega l’avvocato Antonello Talerico, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro – da un punto di vista del sistema giustizia implica inesorabilmente una sfiducia. La pena se deve avere una funzione rieducativa o riabilitativa, a distanza di 10-15 anni dal fatto creerebbe un’ulteriore ingiustizia sia nei confronti del denunciante, sia nei confronti del soggetto denunciato. Il popolo, non conoscendo la realtà del processo – prosegue Talerico – immagina che questa soluzione della eliminazione o della sospensione della prescrizione sia una soluzione giusta, perché si ritiene che sia una soluzione volta a punire i colpevoli. Ma non tutti gli imputati sono colpevoli.
L’avvocato Massimo Scuteri, Presidente Camera Penale di Catanzaro, si rivolge alla cittadinanza per chiederle di essere dalla parte dell’unione Camere Penali, in quella che ritiene essere una battaglia per la civiltà giuridica di questo paese. “Noi siamo qui oggi proprio per coinvolgere l’unica forza possibile che possa incidere sul Governo e cioè la cittadinanza. Questa modifica non riguarda solo noi, questa è una modifica che coinvolge tutti i cittadini, perché il sistema penale incide sulla vita di tutti”.
Questa riforma è stata effettuata dal Governo precedente, quando il PD era all’opposizione. Le ragioni – annuncia l’avvocato Antonio Viscomi, Camera dei Deputati PD, – per cui abbiamo fatto opposizione alla norma sulla sospensione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado, permangono tutte. La sospensione della prescrizione alla fine del processo di primo grado – conclude l’avvocato Antonio Viscomi – farà sicché i processi di secondo grado e di cassazione durino molto più a lungo”.
Il dr. Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Catanzaro, ha evidenziato invece che il problema della prescrizione è un problema a valle. “I processi, i fascicoli – aggiunge Gratteri – rimangono fermi 5-6 anni negli armadi dei pubblici ministeri. Per quale motivo rimangono fermi 4-5 anni negli armadi dei Giudici? Questa è la mamma di tutte le domande. Se si risolve questo problema, non parleremo più di prescrizione”.