Operazione “BAD COMPANY”: sei arresti per bancarotta fraudolenta

guardia di finanza Vibo Valentia

OPERAZIONE BAD COMPANY: bancarotta fraudolenta e documentale: con quest’accusa il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Vibo Valentia sta eseguendo, tra la Calabria e l’Emilia Romagnaun’operazione -denominata “Bad Company” – che ha portato all’esecuzione di sei ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti indagati.

Il provvedimento, che è stato emesso dalla Gip del capoluogo, è scaturito da un’indagine delegata dalla Procura di Vibo Valentia sul fallimento di una società che opera nel settore della gestione di strutture turistico alberghiere sulla Costa degli Dei. Disposto anche il sequestro di beni per un importo di oltre 3 milioni di euro, a garanzia delle somme dovute all’erario dalla società fallita.

I DETTAGLI: a seguito del fallimento della INOX FORM S.r.l. che, al momento della declaratoria di fallimento, avvenuta in data 17 maggio 2013, aveva accumulato debiti con il fisco per 3.146.256,00 di euro, la Procura della Repubblica, in base ad un consolidato protocollo operativo (da tempo in atto in considerazione dell’entità e della gravità del fenomeno dei fallimenti in provincia) ha delegato alle Fiamme Gialle accertamenti finalizzati a rilevare le cause del fallimento.

Le indagini dei finanzieri, particolarmente complesse a causa dell’occultamento delle scritture contabili e della necessità di ricostruire, in buona parte, indirettamente le operazioni economiche poste in essere dalla società fallita, hanno evidenziato che le cause del fallimento della INOX FORM S.r.l. erano sostanzialmente da ricondurre ai rapporti contrattuali tra la fallita e la società INSIEME S.r.L., avente come oggetto di attività la gestione di strutture turistico ricettive.

Più in particolare, è emerso che la INOX FORM (società intestata ad un soggetto ritenuto essere unprestanome ma nella effettiva disponibilità della famiglia che controlla anche la INSIEME S.r.L.) nel 2011 e nel 2012, aveva stipulato con la citata INSIEME S.r.L. due distinti contratti per effetto dei quali, corrispondendo alla Insieme srl un canone annuo, acquisiva la gestione del villaggio turistico Resort Baia di Tropea (già Blue Paradise).

Tali contratti, però, secondo l’ipotesi accusatoria, erano lungi dal rappresentare un affare economico per la INOX FORM S.r.L., che, secondo il disegno degli indagati, era ormai diventata una vera e propria “bad company”, irrimediabilmente destinata al dissesto ed al fallimento.

Dopo aver acquisito la “gestione” della struttura turistica la INOX FORM, infatti, ha pagato alla INSIEME S.r.L. un canone annuo come da contratto, si è accollata gli oneri connessi alla gestione ed al personale, non ha provveduto al versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali dovuti, non ha presentato, per alcune annualità d’imposta, alcuna dichiarazione dei redditi, aggravando sempre di più la propria posizione debitoria verso il fisco.

Il quadro delineatosi a conclusione delle indagini ha indotto il giudice a ritenere, quindi, che il dissesto ed il successivo fallimento della INOX FORM S.r.L. siano stati intenzionalmente voluti programmati dagli indagati, ed in particolare dagli amministratori occulti, al fine di creare un illecito vantaggio di natura economica e fiscale alle altre società riconducibili al gruppo familiare.

I militari della Guardia di Finanza hanno inoltre sottoposto a sequestro beni (quote societarie, compendi aziendali, immobili e beni mobili) per un importo corrispondente al debito erariale maturato dalla società fallita. All’operazione di servizio hanno fornito apporto anche militari del 2° Gruppo della Guardia di Finanza di Bologna nonché la Squadra Cinofili del Gruppo di Lamezia Terme.