Dal Regno Unito a Reggio Calabria: catturato aatitante legato all’Operazione Gallicò
REGGIO CALABRIA, 22 FEB 2024 – Oggi, le forze dell’ordine hanno messo a segno un duro colpo contro la ‘Ndrangheta nell’operazione denominata “Gallicò”. Sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria – Direzione Distrettuale Antimafia, 17 individui sono stati arrestati dalla Polizia di Stato e dall’Arma dei Carabinieri. Le accuse vanno dall’associazione mafiosa all’omicidio, dalla detenzione illegale di armi all’estorsione, dall’usura ad altri reati.
L’operazione ha visto l’esecuzione di due ordinanze di applicazione di misure cautelari, di cui 16 persone finiranno in carcere, 1 agli arresti domiciliari e 1 sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Nel corso delle indagini, condotte dalla Squadra Mobile e dalla SISCO della Polizia di Stato e dal Nucleo Investigativo dell’Arma dei Carabinieri, sono emersi dettagli significativi sull’articolazione della ‘Ndrangheta operante nel territorio di Gallico.
Le indagini, che hanno coinvolto 40 soggetti in totale, hanno permesso di rivelare l’uso di atti intimidatori per il controllo territoriale, un sistema estorsivo diffuso, la presenza di armi e la gestione nascosta di diverse imprese. Sono state anche svelate dinamiche riorganizzative interne adottate per colmare i vuoti di potere derivanti dagli arresti di vertici avvenuti nel periodo di attività, insieme alle modalità di sostegno ai detenuti.
Un capitolo significativo delle indagini è stato dedicato all’omicidio di Francesco Catalano avvenuto nel 2019, collegato al conflitto criminale nel quartiere Gallico tra il 2017 e il 2020. Catalano, già condannato per associazione a delinquere di tipo mafioso, aveva cercato di assumere il controllo del territorio, entrando in contrasto con Domenico Mariano Corso, diventato il principale referente mafioso nella zona.
Zlatan Costel, coinvolto nell’omicidio, si era rifugiato nel Regno Unito, ma oggi è stato rintracciato e arrestato dalle autorità britanniche tramite il canale I-CAN del Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia. Le indagini sull’omicidio Catalano hanno anche rivelato un giro di prestiti a tassi usurai, coinvolgendo 5 soggetti, alcuni dei quali erano titolari di esercizi commerciali colpiti dalle difficoltà finanziarie legate alla pandemia da COVID-19 e al lockdown.
Le estorsioni contestate agli indagati includono il controllo criminale di un supermercato affiliato ad un noto marchio nel quartiere Gallico, con imposizioni riguardanti assunzioni e promozioni. Altri episodi coinvolgono infiltrazioni nel settore della panificazione, con l’obbligo di rifornirsi da un rivenditore specifico, e impedimenti alla commercializzazione del pane in un negozio di frutta per evitare concorrenza a un panificio affiliato alla ‘Ndrangheta. Inoltre, è emerso l’obbligo imposto a un’impresa edile di affidare la posa del ferro a un’impresa indicata da un indagato.
Parallelamente agli arresti personali, il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto il sequestro preventivo di 4 società con sede a Reggio Calabria, formalmente intestate a terzi ma effettivamente sotto il controllo degli indagati. L’operazione “Gallicò” rappresenta un significativo passo avanti nella lotta contro la ‘Ndrangheta, smantellando le sue articolazioni criminali e mettendo a segno colpi nei confronti di chi sostiene queste attività illecite.