L’operazione ‘WAVE’ ha portato al sequestro di stabilimenti balneari, alla scoperta di lavoratori irregolari e all’elevazione di sanzioni amministrative per un totale di 87.000 euro, garantendo così un ambiente più sicuro e pulito per turisti e bagnanti
I Carabinieri del Comando Provinciale di Catanzaro, in collaborazione con la Capitaneria di Porto, hanno intensificato i controlli nel settore turistico-alberghiero con l’operazione denominata “WAVE”. L’iniziativa ha l’obiettivo di garantire il rispetto delle normative ambientali, di igiene e sicurezza dei prodotti agroalimentari, nonché delle autorizzazioni e concessioni marittime. Il fine ultimo è assicurare lo sviluppo sostenibile dell’economia balneare, preservando l’ambiente e gli ecosistemi marini per offrire a turisti e bagnanti un’esperienza di alta qualità.
L’operazione ha visto coinvolti anche i Nuclei Ispettorato del Lavoro (NIL) e Antisofisticazione e Sanità (NAS), i Carabinieri Forestali e, quando necessario, il supporto dell’A.S.P. e dell’Agenzia del Demanio. Particolare attenzione è stata rivolta alla fascia costiera tirrenica, a Lamezia Terme, dove i Carabinieri e la Capitaneria di Porto di Vibo Valentia hanno sequestrato un intero stabilimento balneare di 10.000 mq per mancanza di titoli autorizzativi e concessori. All’interno dello stesso stabilimento, è stato scoperto un deposito incontrollato di rifiuti e un lavoratore irregolare.
Altri due stabilimenti balneari sulla stessa costa sono stati sanzionati per aver esteso illegittimamente la posa di ombrelloni e lettini oltre i limiti concessi. Le carenze igienico-sanitarie e di sicurezza balneare rilevate hanno portato a contestazioni da parte della Capitaneria di Porto.
Sul litorale tirrenico, sono stati inoltre sequestrati 5 kg di alimenti ittici privi di tracciabilità e sono state elevate sanzioni amministrative per 23.500 euro. Sul litorale ionico, le verifiche hanno portato a scoprire l’assenza di dispositivi di sicurezza in uno stabilimento balneare, con una multa di 1.032 euro. Un altro lido del golfo di Squillace è stato multato per 12.300 euro per mancata tracciabilità di prodotti ittici, irregolarità nell’autocontrollo alimentare e presenza di due lavoratori in nero.
In un villaggio turistico del basso ionio soveratese, sono state accertate violazioni in materia di sicurezza del lavoro, con l’impiego di sette lavoratori in nero, e sanzioni per complessivi 32.300 euro. Nella stessa area, uno stabilimento balneare è stato multato per 2.847 euro per mancata custodia del documento di valutazione dei rischi. In un altro esercizio pubblico, sono state elevate multe per 8.333 euro per violazioni in tema di somministrazione alcolici, sicurezza e capienza massima.
L’operazione “WAVE” ha portato al controllo di dieci strutture balneari, all’elevazione di sanzioni amministrative per circa 87.000 euro, alla scoperta di dieci lavoratori irregolari e alla sospensione di due attività. Le verifiche continueranno nelle prossime settimane su entrambi i versanti della costa catanzarese, per assicurare il rispetto delle normative e la tutela dell’ambiente.