Nicola Gratteri è un magistrato originario della regione bagnata dai due mari.
Il procuratore di Catanzaro ha conquistato davvero il cuore dei calabresi, ma qual è il suo segreto?
La faccia pulita e la sua voglia di fare, appassionano i cittadini alle battaglie che sostiene da anni.
Ricordiamo che il nostro protagonista si laurea in giurisprudenza a Catania, due anni dopo entra in magistratura.
Vive sotto scorta dal 1989, per la sua lotta in prima linea contro la criminalità organizzata, in particolare la ‘ndrangheta.
Attualmente è un “treno inarrestabile” che parla agli studenti, alle forze dell’ordine, alla gente comune, senza mezzi termini.
Nel 2005 nella piana di Gioia Tauro vengono rinvenute delle armi, utili per attentare contro la sua vita.
Ma il suo approccio al lavoro non cambia e dopo diversi incarichi nel 2016 viene nominato Procuratore di Catanzaro.
Sicuramente i Calabresi amano la riconoscibilità del magistrato e il suo continuo movimento.
Oltre a lavorare e ad essere riconoscibile, si prodiga per il bene comune.
Un uomo vicino alle persone, che la vive il territorio senza un tornaconto personale.
Esprime molta fiducia, un altro punto a suo favore, infatti Gratteri è un grande comunicatore.
Di lui ci colpisce la capacità di far partecipare sempre più persone alla lotta contro il male, ognuno svolgendo, in relazione alla proprie capacità, il suo lavoro.
Non possiamo trascurare la sua sensibilità, infatti è sempre stato attento agli anziani, al sociale agli altri in generale.
La strada tracciata in questi anni, continua con sacrificio e amore a percorrerla, nonostante le vicissitudini e gli accadimenti che tendono ad ostacolarlo giorno dopo giorno.
Davide Oliverio