Reintegrato il professore Bastoni nel liceo Valentini-Majorana di Castrolibero

Liceo Valentini Majorana Castrolibero
Liceo Valentini Majorana Castrolibero

Il giudice Lo Feudo smonta le accuse della studentessa

Il tribunale di Cosenza ha recentemente emesso una sentenza che ha fatto molto rumore. Il professore Angelo Giuseppe Bastoni è stato reintegrato nel liceo Valentini-Majorana di Castrolibero, dopo essere stato accusato di presunte molestie e minacce da parte di una studentessa. Tuttavia, secondo le motivazioni alla sentenza scritte dal giudice Vincenzo Lo Feudo, il professore e la studentessa non si sono mai incontrati a scuola.

Le attività scolastiche del liceo Valentini-Majorana di Castrolibero si erano fermate per oltre due settimane a causa della protesta degli studenti, i quali avevano denunciato le presunte molestie da parte del professore e avevano chiesto il suo allontanamento dalla scuola. Il tribunale ha invece annullato il licenziamento dell’insegnante e lo ha reintegrato nella scuola.

Secondo il giudice, la studentessa che aveva denunciato il professore ha mentito sulla scorta di un documento inequivoco: il professore era assente da scuola per malattia senza soluzione di continuità dal 31 gennaio 2022 al 27 marzo 2022. Di conseguenza, l’incontro riferito dalla ragazza nei primi mesi del mese di febbraio 2022 non c’è mai stato.

Il giudice ha anche criticato gli ispettori del ministero della Pubblica istruzione per non aver proposto querela di falso, dato che il documento che dimostra l’assenza del professore era intestato al Ministero dell’Istruzione. Inoltre, il ministero avrebbe potuto dimostrare il contrario producendo documentazione da cui risulti la presenza del professore in servizio nel periodo sopra indicato, o articolando una prova dichiarativa. In assenza di iniziative da parte dell’amministrazione, l’efficacia probatoria del documento non è revocabile in dubbio.

Il giudice ha anche inviato gli atti alla procura e, adesso, per la ragazza che ha denunciato il professore potrebbe profilarsi un’indagine per falsa testimonianza. La sentenza ha suscitato molte reazioni, sia positive che negative, e ha riaperto il dibattito sulle molestie sessuali in ambito scolastico e sul ruolo delle istituzioni nell’affrontare queste problematiche.