Rinascita Scott, il 20 novembre sarà letta la sentenza che chiuderà il primo grado di giudizio
Il clima di tensione e suspense si fa sempre più palpabile nel contesto del maxiprocesso Rinascita Scott. Lunedì sarà il giorno in cui verrà letto il dispositivo di sentenza, delineando così l’esito del primo grado di giudizio per gli imputati coinvolti nell’inchiesta, tra cui figure di spicco e nomi eccellenti.
L’operazione Rinascita Scott, avviata il 19 dicembre 2019 e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Catanzaro, guidata all’epoca dal procuratore Nicola Gratteri, si è trasformata in un maxiprocesso che ha tenuto banco per quasi quattro anni. Gratteri, oggi a capo della Procura di Napoli, ha presentato le richieste di condanna il 7 giugno scorso, invocando pene che ammontano a quasi cinquemila anni di reclusione.
Le richieste della Dda sono state dettagliate e incisive, coinvolgendo numerosi personaggi di rilievo. Tra gli imputati spiccano nomi come l’ex superlatitante Pasquale Bonavota, catturato a Genova lo scorso aprile, Saverio Razionale, Antonio La Rosa, Paolino Lo Bianco, e diversi politici ritenuti colpevoli dall’accusa. Le richieste variano da pene fino a trent’anni di carcere per i presunti vertici e sodali dei clan vibonesi.
La requisitoria, protrattasi per tre settimane, ha visto la presentazione di una richiesta complessiva di 4.744 anni e 10 mesi di reclusione. Tra i politici coinvolti, le richieste spaziano dai 17 anni per l’ex parlamentare Giancarlo Pittelli ai 20 per l’ex consigliere regionale Pietro Giamborino, fino ai 18 chiesti per l’ex sindaco di Pizzo e presidente dell’Anci Gianluca Callipo.
La Dda di Catanzaro, nell’ambito delle richieste di condanna, ha avanzato anche nove richieste di assoluzione e tre prescrizioni. La complessità dell’inchiesta e la vastità degli imputati rendono la sentenza attesa non solo con ansia ma anche con una grande attenzione da parte dell’opinione pubblica.
Il Tribunale di Vibo Valentia, presieduto dalla dottoressa Brigida Cavasino con i giudici a latere Claudia Caputo e Germana Radice, si è ritirato in camera di consiglio il 16 ottobre scorso. Ora, a poche ore dalla pronuncia, la società si prepara ad apprendere l’esito di uno degli eventi giudiziari più significativi degli ultimi anni. Lunedì sarà il giorno in cui si conoscerà il verdetto, e si capirà quale sarà il destino di coloro che sono stati coinvolti nell’ampia rete dell’operazione Rinascita Scott.
L’operazione Rinascita Scott
Il 19 dicembre 2019 si concludeva un’epocale operazione denominata Rinascita-Scott, iniziata nel 2016, che ha portato all’arresto di 334 individui, soprattutto nella provincia di Vibo Valentia. Tra gli arrestati figuravano i vertici e gli affiliati delle principali locali della ‘ndrangheta vibonese e dei loro alleati, i Mancuso. Le locali coinvolte comprendevano la locale di Limbadi di Luigi Mancuso, la locale di Vibo Valentia dei Lo Bianco-Barba, la ‘ndrina dei Camillò-Pardea-Ranisi con a capo Andrea Mantella (fino al pentimento nel 2016) nei quartieri Sant’Aloe, Cancello Rosso e San Leoluca di Vibo Valentia, la ‘ndrina Pugliese-Cassarola con a capo Rosario Pugliese, la locale di Piscopio sempre di Vibo Valentia guidata da Salvatore Giuseppe Galati, i cui membri intrattenevano rapporti con i Fiarè, i Razionale e i Gasparro. Vi erano anche le locali di Filandari e Ionadi di Giuseppe e Leone Soriano, la locale di Mileto dei Pititto-Prostamo-Iannello, la locale di San Gregorio d’Ippona dei Fiarè-Razionale-Gasparro con a capo Gregorio Gasparro e Saverio Razionale, la locale di Stefanaconi con a capo Salvatore Patania, vicina al locale di Sant’Onofrio che controlla anche le ‘ndrine di Pizzo, Filogaso e Maierato. Inoltre, c’erano la locale di Zungri degli Accorinti-Barbieri-Bonavena di Giuseppe Antonino Accorinti, da cui dipendono anche le ‘ndrine di Briatico, Cessaniti e Vibo Marina, e infine, a Tropea e Ricadi, la ‘ndrina La Rosa diretta da Antonio e Francesco La Rosa. Saverio Razionale, Luigi Mancuso e Giuseppe Antonio Accorinti risultavano essere gli esponenti di apice del crimine vibonese.
Tra gli arrestati si trovavano anche figure di spicco nel panorama politico, come Giancarlo Pittelli (ex di Forza Italia) e Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo e presidente dell’ANCI in Calabria. La lista comprendeva anche professionisti come l’avvocato che difendeva Giuseppe Zinnà, indagato per riciclaggio dopo essere stato trovato al confine svizzero-italiano il 4 dicembre con un assegno da 100 milioni di euro. Altri arresti coinvolgevano Filippo Nesci, dirigente dell’urbanistica di Vibo Valentia, Danilo Tripodi, impiegato al tribunale di Vibo Valentia, l’imprenditore edile Prestia, il ristoratore Ferrante, e esponenti della massoneria.
Il 20 dicembre 2019, si assisteva a un ulteriore colpo alle attività criminali con l’Operazione Fenice contro i Bonavota. Questo suscitò ulteriore interesse e preoccupazione nell’opinione pubblica, alimentando la consapevolezza dell’ampia portata di queste azioni giudiziarie contro il crimine organizzato nella regione.
Rinascita Scott: le richieste di condanna
Sentenze in arrivo: le richieste di condanna nel caso Rinascita Scott
1. ACCORINTI Ambrogio, di Zungri – (chiesti 27 anni)
2. ACCORINTI Angelo (classe 1988), di Zungri – (chiesti 4 anni e 6 mesi e 900 euro multa)
3. ACCORINTI Angelo (classe 1991), di Zungri – (chiesti 17 anni)
4. ACCORINTI Paolo, di Zungri – (chiesto 1 anno)
5. ACCORINTI Pietro, alias “Scimusca” – (chiesti 24 anni)
6. ACCORINTI Salvatore, di Tropea – (chiesti 8 anni 6 mesi e 7.500 euro multa)
7. AIELLO Domenico, di Vibo Valentia – (chiesti 6 anni)
8. ALTAMURA Irene, di Serra San Bruno – (chiesti 2 anni)
9. AMABILE Francesco, di Parghelia – (chiesti 5 anni e 5.000 euro multa)
10. ANELLO Domenico, detto “Andrea”, di Curinga – (chiesti 3 anni 6 mesi)
11. ARCELLA Onofrio, di Sant’Onofrio – (chiesti 3 anni 6 mesi)
12. ARTUSA Domenico, di Vibo Valentia – (chiesti 3 anni)
13. ARTUSA Mario, di Vibo Valentia – (chiesti 29 anni)
14. ARTUSA Umberto Maurizio, di Vibo Valentia – (chiesti 26 anni)
15. ARTUSA Vittoria, detta “Mirella”, di Vibo Valentia – (chiesti 3 anni)
16. BARBA Bruno, di Vibo Valentia – (chiesti 18 anni)
17. BARBA Francesco, di Vibo Valentia – (chiesti 21 anni)
18. BARBA Nicola, di Vibo Valentia – (chiesti 7 anni e 9.000 euro multa)
19. BARBA Vincenzo, alias “U Musichiere”, di Vibo Valentia – (chiesti 26 anni)
20. BARBIERI Antonino, alias “Camera”, di Cessaniti – (chiesti 20 anni)
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