Il processo Rinascita-Scott, uno dei più grandi processi sulla ‘ndrangheta in Italia, continua ad avanzare con il deposito di nuovi atti da parte della Dda di Catanzaro. Durante l’udienza di ieri, 4 maggio, il pm Annamaria Frustaci ha presentato un ulteriore verbale del collaboratore di giustizia Pasquale Megna, aggiungendolo alla già corposa produzione documentale del processo.
L’indice dei documenti, conta circa 100 pagine. Tra questi documenti vi sono numerose sentenze di altri procedimenti penali che riguardano i principali personaggi imputati in Rinascita, compreso Giuseppe Antonio Accorinti e Saverio Razionale, così come atti relativi al controllo dell’attendibilità dei pentiti escussi nel corso dell’istruttoria dibattimentale e la posizione di Giancarlo Pittelli.
La documentazione comprende anche numerosi DVD, tabulati e decreti acquisitivi, oltre a documenti sulla geolocalizzazione e la deposizione degli operatori del ROS di Roma e Catanzaro. Altri documenti includono accertamenti urgenti sui luoghi, sulle cose e sulle persone, compendiati ed allegati alle informative redatte dal Reparto Operativo Nucleo Investigativo Carabinieri di Vibo Valentia, nonché il hard disk recante i files audio delle intercettazioni di cui è stata chiesta la perizia trascrittiva.
Durante l’udienza, il pm Frustaci ha anche presentato un nuovo verbale del neo pentito Pasquale Megna che riguarda le posizioni di due imputati: Gaetano Molino e Agostino Redi. Questa presentazione si aggiunge all’informativa sull’arresto di Pasquale Bonavota, un presunto boss di Sant’Onofrio, e sulle peculiarità dell’indagine svolta che si è caratterizzata da una serie di intercettazioni anche a carico di parenti stretti del sospettato. Dalle intercettazioni sarebbe emerso il luogo in cui Bonavota si era nascosto: Genova. La Dda ritiene anche che Bonavota abbia ricevuto una ulteriore dote di ‘ndrangheta (LEGGI ANCHE: Arrestato a Genova Pasquale Bonavota, latitante di massima pericolosità della ‘ndrangheta).
La produzione documentale è stata messa a disposizione delle difese, in particolare dell’avvocato Tiziana Barillaro, che ha chiesto al Tribunale un termine per visionarla. Il termine accordato si estende fino al 6 maggio. L’illustrazione della documentazione ha richiesto diverse ore a causa della sua imponente mole.