Festa del papà negata in un asilo. La motivazione è stata chiara: evitare una possibile forma di discriminazione verso tutti quei bambini che non hanno un papà.
Sta facendo molto discutere la decisione di Barbara Caterini, direttrice didattica della scuola dell’infanzia Florinda alla Migliarina di Viareggio. La scuola ha infatti annullato il laboratorio didattico previsto per la Festa del Papà, venerdì prossimo, suscitando non poche polemiche.
Il laboratorio prevedeva un momento in cui i papà dei bimbi avrebbero avuto accesso dentro la scuola per condividere una o due ore insieme ai propri figli. Una festa come un’altra come potrebbe essere quella di altre occasioni come il Natale o il Carnevale.
La scuola deve promuovere l’inclusione
Viste le polemiche, la direttrice ha voluto spiegare la sua decisione ai giornalisti ribadendo che non sarebbe tornata indietro. Giorni fa si erano presentati da lei dei genitori che lamentavano il fatto che i propri figli, non avendo un papà, sarebbero stati esclusi dall’attività. La direttrice ha condiviso le lamentele perché quel laboratorio sarebbe stato discriminatorio e non inclusivo, come ogni scuola dovrebbe essere. Discriminatorio soprattutto nei confronti di bimbi di mamme single, di orfani, di famiglie arcobaleno o di piccoli che per qualche motivo non hanno un papà.
La scuola ha quindi optato per una festa aperta a tutti i familiari. Non soltanto ai genitori, quindi, ma anche a coloro che facendo parte della vita del bimbo avrebbero avuto il piacere di condividere qualche ora insieme. Dando l’accesso anche a figure importanti come zii o nonni che avrebbero potuto accompagnare i bimbi in occasione della Festa del Papà.
La direttrice ha anche sottolineato il fatto che ormai la famiglia è contestualizzata in una società diversa rispetto a 50 anni fa. La famiglia tradizionale non esiste più e ha più modelli.
Le famiglie hanno conformazioni diverse e tutte devono essere rispettate e tutelate, evitando discriminazioni e privilegi.
Ovviamente non sono mancati i malumori di chi invece avrebbe voluto la classica Festa del Papà. Le motivazioni sono state molteplici, non ultimo il Covid. La pandemia ha bloccato in questi anni iniziative simili e proprio questo anno ci sarebbe potuta essere una ripresa verso la normalità. C’è anche chi si è lamentato del fatto che i papà sarebbero stati finalmente presenti a un evento dedicato a loro; papà assenti magari per motivi di lavoro o altro.
Non è la prima volta che la festa del papà e della mamma vengono annullate
Anni fa un asilo di Roma aveva annullato i festeggiamenti per la festa di papà e della mamma in quanto era frequentata da un bimbo figlio di una coppia omogenitoriale. Ovviamente, anche quella volta non sono mancate le polemiche.
In quella occasione, il Comune di Roma aveva dato ragione alla scuola “facendo intendere che le due secolari celebrazioni sono ideologiche e divisive e quindi ormai da cancellare con una più inclusiva festa delle ‘famiglie”.
Chiaramente, queste occasioni sono ghiotte per alcuni politici che non intendono accettare la rivisitazione di tradizioni consolidate. Nel 2018, Matteo Salvini criticò aspramente la scelta della scuola di Roma con un tweet esplicito: “Questi sono matti! Giù le mani dai bambini, viva la Mamma e il Papà!”
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