Affrontare il declino demografico in Calabria: strategie integrate per valorizzare il talento giovanile e contrastare lo spopolamento
L’allarmante spopolamento della Calabria, recentemente certificato dall’Istat con la fuga di 162 mila giovani negli ultimi 20 anni, ha sollevato la necessità di strategie efficaci per invertire questa tendenza. Secondo gli esperti, l’antidoto a questo fenomeno risiede nella valorizzazione del merito e nell’investimento nella formazione continua, sia scolastica che universitaria. È fondamentale affrontare le scelte con coraggio e alimentare la fiamma dell’innovazione e dell’ottimismo nel futuro, poiché la Calabria è una terra ricca di opportunità.
Questi punti sono stati enfatizzati da Vincenzo D’Agostino, Amministratore Delegato di Omnia Energia Spa, durante il recente evento “Mentoring-Educazione Finanziaria Fatto in Calabria”, tenutosi ad Arcavacata di Rende presso l’Università della Calabria (Unical). Condividendo la storia di successo della sua azienda, D’Agostino ha evidenziato come l’investimento nelle potenzialità della Calabria e del Sud sia stato cruciale per il loro core business e per la creazione di opportunità lavorative, sottolineando anche la capacità di innovazione di fronte alle sfide della transizione energetica.
L’evento, organizzato dall’associazione “Fatto in Calabria” in collaborazione con il Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza, ha offerto agli studenti l’opportunità di confrontarsi con esperienze imprenditoriali di successo provenienti dalla regione.
Sotto la guida del Professore di Politica Economica Francesco Aiello, diversi protagonisti del panorama imprenditoriale calabrese hanno preso parte all’incontro, tra cui Katia Oliva, presidente di Nannina Bijoux; Valeria Pupo, docente di Economia Industriale e Delegata del Rettore per l’Orientamento in Itinere; insieme all’AD D’Agostino, Pier Luigi Gallo di Clemì, Roberto Bonofiglio, imprenditore e retail manager di Mi’Ndujo; Luca Lucia, presidente di Federterziario Cosenza, e Marco Curti, avvocato dell’Associazione Ance e coordinatore regionale Giovani Fatto in Calabria.
Le testimonianze di queste figure di spicco hanno evidenziato l’importanza di creare un ambiente favorevole all’imprenditorialità e di sfruttare al meglio le risorse locali per promuovere lo sviluppo economico e sociale della Calabria. Solo attraverso un impegno congiunto e strategie mirate, la regione può sperare di invertire la tendenza allo spopolamento e offrire un futuro più promettente ai suoi giovani.