“Se pur il Governo centrale con la legge ‘sblocca cantieri’ n. 55 del 14 giugno 2019, entrata in vigore il 18 giugno 2019, ha voluto semplificare enormemente le procedure in edilizia istituendo un doppio canale autorizzativo ‘autorizzazione sismica’ e ‘deposito sismico’ (con l’introduzione degli interventi ‘rilevanti’, interventi di ‘minore rilevanza’, interventi ‘privi di rilevanza’) la Regione Calabria nella gestione del suo portale CalabriaSUE.it ha ritenuto di non recepire tale norma”. A scrivere è l’Avv Amedeo Colacino referente per la provincia di Catanzaro del Movimento Equità Territoriale (M24A).
“Un portale che non rispetta una norma nazionale“
“Com’è possibile – prosegue Colacino – deliberare in data 25/11/2019 istituzione di un portale che nella data della sua operatività 28/09/2020 non rispetti una norma nazionale? Di fatto oggi per un ‘deposito sismico’ abbiamo tempi inverosimili (anche fino a 30 giorni, se non di più) quando lo ‘Sblocca Cantieri’ impone il ‘rilascio dell’avvenuto deposito’ contestuale all’atto della trasmissione del progetto via PEC, ossia immediatamente”.
“Questa politica non ha saputo gestire il settore dell’edilizia in Calabria“
“Questa politica – dichiara ancora Colacino del Movimento Equità Territoriale – non ha saputo gestire il settore dell’edilizia in Calabria negli ultimi 15 anni sia direttamente con leggi efficaci (ignorando i suggerimenti dati dagli Ordini professionali), che indirettamente nella scelta di una classe dirigenziale che non ha mai cercato soluzioni valide per il management del settore edile. La stessa politica, continua l’ex sindaco di Motta S. Lucia, che non si è degnata di rispondere ai 330 tecnici, di tutti gli ordini professionali e di tutte le provincie, che esasperati da una situazione insostenibile, hanno scritto una corposa lettera a tutti i consiglieri”.
“CalabriaSue sta penalizzando il settore edile da ben 8 mesi“
“Perché la Regione – si interroga l’avv. Colacino – ha emanato un DGR il 04/01/2021 dopo 4 mesi di esercizio del portale (e continui blocchi), che da addirittura ulteriori 4 mesi di tempo alla società di gestione del sistema per adeguare il portale CalabriaSue allo ‘sblocca cantieri’? Tale modifiche avranno costo zero per la collettività? Come è stato possibile il collaudo di questa piattaforma, il cui costo è ancora sconosciuto, e che di fatto ha e sta penalizzando il settore edile da ben 8 mesi?“.
“Tardivo il cambio del gestore informatico che dovrebbe risolvere i disservizi”
“Troppo tardivo – dichiara ancora Colacino, referente del Movimento Equità Territoriale – appare il cambio del gestore informatico che in corso d’opera dovrebbe risolvere tutti i disservizi che ancora oggi purtroppo esistono. Questa, non è una classe politica che può continuare a gestire un settore cosi importante, non si può continuare ad aspettare un semplice deposito di una pratica sismica diverse settimane quando in tutte le altre regioni avviene in un secondo (per non parlare delle autorizzazioni, necessarie per gli incentivi Sismabuons, che oggi appaiono anacronistiche con tempistiche che superano i 4 mesi!)”.
“Responsabilità sia nella maggioranza che nella opposizione”
“Tutto ciò – conclude avv. Colacino – perché questa classe politica sia maggioranza che di opposizione ha voluto creare e mantenere un connubio di piattaforme (CalabriSue e Sismi.ca) al di fuori di ogni logica. Per il bene dell’intero territorio regionale è bene che i responsabili, sia a livello politico che dirigenziale, prendano in seria considerazione di fare un passo indietro”.
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