Reddito di Cittadinanza sospeso: la Regione presenta il piano di supporto alla formazione e al lavoro
La Regione Calabria ha annunciato un importante passo avanti nel settore dell’inclusione sociale e dell’occupazione come risposta alla fine del reddito di cittadinanza. L’assessore regionale al Lavoro e Formazione Professionale, Giovanni Calabrese, ha dichiarato che la Regione è pronta a mettere in atto il nuovo piano di Supporto per la Formazione e il Lavoro, come previsto dal Decreto Legge 48/2023, con l’obiettivo di offrire un quadro più chiaro per l’individuazione dei percorsi formativi e l’inserimento lavorativo.
Il provvedimento, che è stato approvato a seguito delle indicazioni del Ministro del Lavoro nelle scorse settimane, mira a rinnovare l’approccio alla disoccupazione e all’assistenzialismo, favorendo un’efficace transizione verso l’occupazione attiva e qualificata. L’articolo 12 del decreto-legge 4 maggio 2023 n. 48 istituisce il Supporto per la Formazione e il Lavoro, che entrerà in vigore dall’1 settembre 2023. Questa misura sarà destinata a coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 59 anni, sono considerati attivabili al lavoro e presentano un ISEE non superiore a 6.000 euro.
Coloro che soddisfano i requisiti potranno beneficiare di un sostegno al reddito pari a 350 euro mensili, fino a un massimo di 12 mesi non rinnovabili, a condizione che partecipino attivamente a corsi di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale o ad altre iniziative di attivazione lavorativa. Tuttavia, per poter accedere a questa misura di supporto al lavoro, i candidati dovranno dimostrare di essere immediatamente disponibili all’occupazione, avendo già fatto almeno tre tentativi di contatto con Agenzie per il Lavoro o enti autorizzati all’intermediazione lavorativa.
L’assessore Calabrese ha evidenziato che questo nuovo percorso non solo aiuterà a superare il sistema del reddito di cittadinanza, ma rappresenta un’opportunità concreta per individuare e perseguire percorsi formativi mirati e l’inserimento nel mondo del lavoro. Una sinergia di sforzi tra la Regione, i Centri per l’Impiego calabresi e altre entità coinvolte è cruciale per il successo di questa iniziativa, che è parte integrante di una serie di riforme mirate a rivoluzionare l’approccio al lavoro e alla disoccupazione.
È importante sottolineare che il numero dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza sospeso in Calabria ammonta a circa 11.622 persone, secondo i dati forniti da ANPAL. Tra questi, circa 5.400 sono stati già inclusi nei percorsi di attivazione e formazione previsti dal Decreto Legislativo 250, mentre circa 3.000 sono stati inseriti nel programma GOL e in altre iniziative di politiche attive.
L’attuazione di questa nuova misura rappresenta un passaggio chiave per garantire un solido supporto ai soggetti coinvolti, fornendo loro l’opportunità di migliorare le proprie competenze e rientrare con successo nel mondo del lavoro. In un momento in cui la Regione sta adottando misure risolute per affrontare la disoccupazione, questa iniziativa si inserisce come tassello fondamentale per il raggiungimento di obiettivi più ambiziosi nel campo dell’occupazione e della crescita economica.
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