BORGIA (CZ), 21 LUG 2015 – Nell’atmosfera suggestiva del Parco Scolacium a Roccelletta di Borgia, in provincia di Catanzaro, si è tenuto domenica 19 luglio un evento musicale senza precedenti. Bobby McFerrin, icona della vocalità e vincitore di dieci Grammy Awards, ha regalato al pubblico del festival Armonie d’Arte una performance indimenticabile, accompagnato dal talento straordinario di Francesco Turrisi al pianoforte, Ben Davis al violoncello e Andrea Piccioni alle percussioni.
Dopo le tappe di Pescara e Ravello, McFerrin ha trovato casa in questa location d’eccezione, un monastero normanno incompiuto risalente al XII secolo. Il festival stesso è agli inizi, ma si apre con una carica travolgente grazie all’energia contagiosa di McFerrin, l’autore del celebre “Don’t Worry Be Happy”, brano che lo ha consacrato nel panorama musicale mondiale.
L’inizio del concerto è un invito alla partecipazione, con McFerrin che incita il pubblico a unirsi con una danza interpretativa. Il palco diventa così un luogo di condivisione e spontaneità, con tre giovani donne che si uniscono alle note brillanti del pianoforte di Turrisi.
Ma è l’insieme dei linguaggi musicali a trasformare la serata in un’esperienza unica. McFerrin non si limita alla voce, ma si avventura in un viaggio sonoro che abbraccia influenze medio-orientali, creando un dialogo magico con gli strumentisti che porta il pubblico in un universo di odori e colori.
La tradizione dei dialoghi musicali con il pubblico non manca, coinvolgendo gli spettatori in momenti di pura interazione e creatività. È il momento di armonia tra la voce di McFerrin e il pianoforte di Turrisi a catalizzare l’attenzione di tutti, trasportando l’uditorio in una dimensione al di là del tempo e dello spazio.
Come un moderno Paganini, McFerrin non concede bis. La sua uscita dal palco è decisa e diretta, lasciando il pubblico con il desiderio di più. Ma nonostante qualche delusione per l’assenza di un bis, la vera vittoria è stata la musica stessa. McFerrin si conferma non solo un maestro della vocalità, ma un custode appassionato della bellezza e della potenza del suono, capace di superare ogni confine e di toccare le corde più profonde dell’anima.
In una serata di pura magia sonora, Bobby McFerrin ha dimostrato ancora una volta di essere molto più di un semplice artista: è un visionario, un custode di un patrimonio musicale universale che continua a ispirare e a incantare il pubblico di tutto il mondo.
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