“A mezzanotte uscirà “CHEAP!” – a 2 anni da “Cip!” – Cinque Hit Estemporanee Apparentemente Punk – Raccolta di canzoni casalinghe, scritte e registrate al volo durante le feste. Alle 21 anteprima live streaming sui miei canali FB, IG e Youtube. Da mezzanotte fuori ovunque.”
Il poliedrico Brunori Sas annuncia così il suo ultimo lavoro creato nella sua casa a Cosenza. Lo fa attraverso i canali dei social, lasciando tutti nello stupore perché questa ultima opera non era sicuramente prevista.
Il titolo richiama l’ultimo album di inediti pubblicato nel 2020, “Cip!”. Un gioco di parole che non sorprende conoscendo la vena ironica del cantautore e le intenzioni artistiche.
In realtà, il vocabolo “cheap”, che in inglese significa “conveniente”, andrebbe letto con i puntini, non sulle famose “i”, ma tra le lettere che lo compongono. Cheap è l’acronimo di “Cinque estemporanee apparentemente punk”. Perciò C.H.E.A.P.
Il mese scorso, prima di Natale era uscito, in vinile e digitale, “Baby Cip!“. Un disco di ninna nanne, un regalo per i più piccini, ma anche per quegli adulti che coltivano il fanciullo interiore che tanto ha decantato Pascoli. I proventi del disco, che era stato risuonato a mo’ di ninna nanna, sono andati al reparto di neonatologia dell’Ospedale di Cosenza, per l’acquisto di attrezzature sanitarie.
Ora è la volta di “Cheap!” 5 brani nuovi, nati durante il Natale e le restrizioni dovute al Covid. Ricorda un po’ quei cd che uscirono durante gli anni 80 e che erano denominati EP. Un prodotto discografico a metà strada tra un album e un singolo.
Durante una intervista rilasciata a Repubblica, Brunori Sas svela che all’interno c’è una canzone in spagnolo maccheronico e anche scherzi dissacranti.
Brunori Sas racconta le intenzioni primordiali del disco: “Inizialmente volevo farlo con robaccia, letteralmente cheap, addirittura col telefonino, poi ho pensato che fosse troppo, allora ho usato la robetta che avevo in casa, però l’idea rimane quella di fare una cosa dissacrante come dice il titolo, l’approccio è rimasto, non ho corretto quasi niente, è stato meraviglioso, aver deciso che il titolo fosse “cheap” mi ha liberato da un sacco di obblighi, rifacimenti, ci sono le chitarre storte, molte cose registrate al volo, buona la prima.”
Perciò, tutti presenti alle 21 sui social per il primo ascolto di un disco fatto “in economia”!
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