“Onde Road” di Massimo Ivan Falsetta: un film-viaggio nella rivoluzione delle radio libere
Nelle frequenze della radio italiana, un nuovo suono si fa strada: “Onde Road” di Massimo Ivan Falsetta, un film che sfida i confini del cinema nazionale e si immerge nella storia travolgente delle radio libere in Italia.
In un’intervista radiofonica condotta recentemente dal noto speaker Luigi Mussari, Falsetta ha condiviso i dettagli affascinanti di questa sua ultima creazione cinematografica. “Il cinema italiano spesso sembra prigioniero di codici consolidati, ma ‘Onde Road’ si propone di rompere queste catene inserendo il documentario in una trama di finzione”, ha spiegato il regista.
Il film traccia il percorso delle radio libere dall’emergere del fenomeno nella seconda metà degli anni ’70, fino alla loro minaccia da parte di un nemico invisibile nel presente distopico. Una speaker clandestina, nascosta in una remota località calabrese, diventa il fulcro della resistenza, diffondendo vecchie registrazioni radiofoniche mentre il capo della censura futuribile affida all’agente Barbara Bi il compito di fermare la trasmissione. A bordo della sua Alfa Romeo Spider, Bi si immerge in un viaggio attraverso l’Italia alla ricerca di indizi che la porteranno alla voce misteriosa.
Falsetta, noto per la sua versatilità nella regia di spot, film e videoclip, ha creato un’estetica retro-avanguardista che cattura lo spettatore in un vortice di passato e presente. Attraverso testimonianze di protagonisti come Dj Phantom, Tony King e il duo comico Battaglia e Miseferi, il film riporta alla luce la rivoluzione sociale, musicale e informativa innescata dalle radio libere.
L’ambientazione in Calabria aggiunge un fascino unico alla narrazione, mostrando un lato spesso misconosciuto della regione, culturalmente ricca ma troppo spesso associata a stereotipi negativi. La scelta di evidenziare l’aspetto intraprendente e innovativo delle radio libere sottolinea la capacità del film di Onde Road di offrire una riflessione critica sul presente, dove l’innovazione e la creatività sembrano essere privilegio di pochi.
Tuttavia, nonostante le premesse affascinanti, il film non riesce del tutto a mantenere la coerenza narrativa. Se da un lato la messa in scena di Falsetta cerca di riprodurre il flusso caotico e straordinario delle radio libere, dall’altro le interviste ai protagonisti risultano a tratti frammentate, contribuendo a una struttura narrativa dispersiva.
“Onde Road” rappresenta comunque un contributo importante alla cinematografia italiana, offrendo uno sguardo avvincente sulla storia delle radio libere e invitando il pubblico a riflettere sul potere della comunicazione e sull’importanza della libertà di espressione.
Un omaggio alla radio: il cameo di Luigi Mussari in ‘Onde Road’
In un’inattesa svolta metacinematografica, “Onde Road” presenta anche un cameo di Luigi Mussari, noto all’epoca come Mister Yang, attualmente speaker di Radio Catanzaro Centro e membro del team di Calabria Magnifica. La sua presenza nel film aggiunge un tocco di autenticità e nostalgia, rivivendo i giorni d’oro della radio italiana attraverso gli occhi di un vero appassionato del mezzo. Il suo breve ma significativo contributo alla pellicola testimonia l’impegno del regista Falsetta nel coinvolgere figure emblematiche della cultura radiofonica italiana.