Riceviamo e pubblichiamo replica di Sergio Costanzo al Sindaco Abramo:
Sergio Abramo è come quei bambini sorpresi con le mani nella marmellata. Balbetta qualche scusa, tanto per . La sua replica alla mia analisi dei fatti altro non è che una clamorosa conferma di tutto quello che io ho scritto. Manca solo la confessione.
Abramo non smentisce nemmeno uno dei punti che io avevo segnalato come elemento di rottura del suo “contratto di potere” con Tallini. Si è limitato ad una generica affermazione di appartenenza a Forza Italia, guardandosi bene dal nominare nemmeno una volta il coordinatore provinciale e meno che meno a riconoscergli un benchè minimo merito nelle sue fortune elettorali. Ha parlato genericamente di un centrodestra “unito”.
Secondo punto. Anche in questa dichiarazione, Abramo si è ben guardato dall’esprimere un giudizio positivo sulla candidatura del suo collega di Cosenza, Mario Occhiuto, alla presidenza della Regione. E come potrebbe, visto che i suoi uomini, riferendo ciò che lui dice in privato, hanno attaccato pubblicamente in Consiglio comunale il sindaco di Cosenza?
Poiché Abramo mi accusa di dire cose false, mi sono procurato, dopo averne fatto richiesta ufficiale, le trascrizioni degli interventi nel Consiglio comunale dello scorso sedici novembre.
Ecco i passaggi salienti degli interventi degli uomini di Abramo.
Il capogruppo Rosario Mancuso: “ Pare che il Sindaco Occhiuto – e questo è un dato che secondo me dovrebbe far riflettere tutto il Centrodestra – possa, proprio per qualche… parlano, i dati, io sto leggendo dati ufficiali del sito del Comune di Cosenza, eh? Leggo dati ufficiali del sito del Comune di Cosenza. Il Comune di Cosenza potrebbe essere costretto a pagare i debiti personali. Ecco perché io dico all’intero Centrodestra di fare una profonda e seria riflessione, una profonda e seria riflessione, non dico che, poi, alla fine deciderà Catanzaro, ma noi abbiamo bisogno, certamente sì, abbiamo bisogno, non di fare sagre o capodanni da 300/400 mila euro, e magari lasciare nel baratro un Comune dal punto di vista finanziario…”
Demetrio Battaglia, consigliere comunale di Catanzaro per Sergio Abramo :
“Ricordo a voi tutti, e questo lo sappiamo un po’ tutti, fermo restando che io sono un garantista per natura e per deformazione professionale, ovviamente, il Presidente ha due procedimenti penali pendenti abbastanza seri. Chiaramente, non sta a me e non spetta a me giudicare, ovviamente ci sono gli organi inquirenti, che fanno sicuramente bene il loro lavoro, e sono convinto, anche, dell’estraneità dei fatti di Mario Occhiuto, e avrà modo, nelle sedi opportune, di dimostrare la sua assoluta estraneità e innocenza. Però dobbiamo valutare anche un aspetto importante: noi siamo reduci da una inevitabile dimissione, qualche anno fa, di Scopelliti, perché purtroppo conseguì una condanna penale e, sulla base della normativa attuale, dovette dimettersi. Quindi, il rischio che la Calabria – e non possiamo permetterci, a mio avviso, questo rischio – che potrebbe andare in contro è che in un’ipotesi malaugurata, francamente, e non lo auguro a nessuno, di eventuale condanna, potremmo rischiare di rimanere nuovamente privi di un Presidente della Regione, e quindi rischiare nuovi elezioni.
Falsità ? Qualcuno ha falsificato le trascrizioni? L’ingenuità di Mancuso e Battaglia è disarmante. Dicono che il candidato presidente non deve avere problemi giudiziari e dimenticano che se Occhiuto è soltanto indagato Sergio Abramo è addirittura rinviato a giudizio in due delicatissimi processi, quello di “multopoli”, per abuso d’ufficio e, quello altrettanto grave, se non più grave, per l’avvelenamento delle acque dell’Alaco, da cui si salverà – o già è stato salvato, non so bene – dalla prescrizione.
Con quegli interventi scomposti Mancuso e Battaglia non si sono accorti di avere messo fuorigioco anche e soprattutto Abramo.
FI compatto? E la forte presa di posizione di Piero Aiello contro la probabile candidatura di Occhiuto?
Altra gaffe di Abramo quando parla di “patto d’acciaio” tra Cardamone e Polimeni. Se esistesse questo patto, Polimeni avrebbe dato la parola a Cardamone in Consiglio comunale e non lo avrebbe esposto alla più vergognosa delle brutte figure. Non si presenterebbe, al posto di Cardamone, a tutti gli eventi culturali della città accanto al sindaco, tagliando nastri e facendo selfie.
La leadership di Cardamone in FI ? Una volta dopo un “tonfo” elettorale, come quello accaduto alle ultime elezioni provinciali all’interno del “suo” gruppo consiliare, sarebbe stato etico e morale dimettersi da coordinatore cittadino, e dopo gli attacchi a mezzo stampa e nei vari consigli comunali da parte di autorevoli colleghi di gruppo, e privato della parola dal Sindaco, dal Presidente del consiglio, dai gruppi consiliari di FI, OC,OS, Catanzaro con Abramo e Catanzaro da vivere, Cardamone avrebbe, come minimo, presentare le dimissioni da Vice Sindaco! Ma, ormai, in politica i valori sono merce rara!
Per quanto riguarda la leadership di Catanzaro da Vivere o Forza Ialia all’occorenza, non sapevo che avevano abdicato sia Aiello sia Esposito e sia Pratico e che il nuovo leader fosse Polimeni, tra l’altro costantemente contestato da una parte del suo gruppo consiliare!
Con la sua puerile risposta, Abramo ha confermato tutti i nostri sospetti. Ma non avevamo alcun dubbio al proposito!