La di là del dato sanitario, che speriamo ovviamente segua il trend favorevole di questi giorni, la vicenda sui tamponi fermi nelle celle frigorifere dei laboratori, non si capisce da quanto tempo, ha dell’assurdo che sfiora il grottesco, perché denota, ancora una volta, laddove ce ne fosse bisogno, la totale incapacità del governo regionale di avere la situazione sotto controllo, anche ora che l’emergenza sanitaria ha allentato la sua morsa.
Senza bisogno che arrivino le telecamere di titolate trasmissioni nazionali, di cui abbiamo già avuto un’abbondante ubriacatura, chiediamo senza se e senza ma le dimissioni immediate del dirigente del Dipartimento salute della Regione Calabria, dottor Belcastro.
L’ingegnere Pallaria, che appunto di mestiere fa l’ingegnere, si trovò catapultato in una situazione più grande di tutti noi, nel pieno dell’emergenza sanitaria, e per molto meno, per aver detto la verità, fu costretto a dimettersi.
Il dottore Belcastro, che di mestiere invece fa il medico, quindi con presunte competenze specifiche, stando solo alle sue parole e senza voler enfatizzare la strumentalizzazione politica, ammette che “ha scoperto” senza dire come, che ci sono 1500 tamponi fermi da processare.
Non dice da quanto tempo, non dice a chi appartengono ma soprattutto non ammette che, oltre all’evidente incapacità di gestire la situazione, ha sprecato le risorse finanziarie per 1500 tamponi che, se inservibili andranno buttati.
Tutto questo mentre attendiamo di sapere dal Presidente Santelli e dallo stesso Dottor Belcastro, se sia stata assunta una decisione in merito alla localizzazione del Centro Covid, se siano stati impegnati e spesi i soldi di Banca Italia destinati a Catanzaro per l’emergenza (si segnala che in Abruzzo è stato già allestito un modernissimo centro di rianimazione che servirà non solo per eventuali contagi Covid-19 ma per tutti i casi in cui serva avere una rianimazione moderna ed efficiente) .
E ora Presidente Santelli veniamo alle sue specifiche responsabilità. Bene ha fatto, dal punto di vista delle visibilità politica che è anche mediatica, a forzare la mano sulle riaperture.
Ma lei un piano operativo ora ce l’ha per sostenere gli imprenditori che vogliono riaprire? La Calabria non ha mai avuto tanti soldi come ora da investire in sanità, lei pensa davvero che con un direttore generale che viene a conoscenza da un “audio rubato” che ci sono 1500 tamponi da processare e che forse sono trascorsi o quasi scaduti i termini per farlo, la Regione possa pensare ad investimenti a lungo termine che facciano della sanità, non dico un’eccellenza, ma almeno una normalità?
Presidente Santelli ci rifletta. Qui non si tratta di quanti di quei tamponi fermi possano o no essere positivi. O meglio non si tratta solo di quello. Qui si tratta che Covid-19, dopo essere stato certamente un dramma deve trasformarsi in un’opportunità collettiva. Ma se lei e il suo Governo regionale non siete in grado di coglierla questa opportunità, anche facendo delle scelte, allora lasci stare tutto il resto. Riprenda la sua strada con i più sinceri auguri da parte di tutti noi, ma dia la possibilità alla Calabria di essere governata, politicamente ed amministrativamente, da gente capace.
Eugenio Riccio consigliere comunale CATANZARO