Sull’andamento a singhiozzi delle vaccinazioni in Calabria, il deputato Francesco Sapia (Alternativa c’è), ha presentato un’interpellanza urgente rivolta al ministro della Salute.
Nella nota del parlamentare Francesco Sapia si richiede di «di assicurare la corretta e rapida somministrazione dei vaccini e di tutelare in primo luogo gli anziani, i malati cronici e i soggetti più fragili e vulnerabili».
Il disorientamento del popolo calabrese
Nell’interpellanza urgente, Sapia, che alla Camera siede in commissione Sanità, ha rilevato «l’attuale disorientamento in ampi strati della popolazione calabrese, avvenuto in seguito alla recente attivazione della piattaforma digitale per le prenotazioni, che a livello regionale ha palesato gravi falle organizzative, da risolvere con la massima urgenza perché i cittadini della Calabria non possono essere abbandonati dallo Stato».
Secondo il deputato di Alternativa c’è, «l’aumento dei contagi impone misure immediate da parte del governo, soprattutto in termini di risorse di personale, di strumenti e di coordinamento delle autorità sanitarie al fine di assicurare i vaccini ai più deboli e poi agli altri residenti in Calabria».
Dati sui ritardi delle multinazionali fornitrici di vaccini
Inoltre, nella stessa interpellanza Sapia ha messo in risalto che «per alcune multinazionali fornitrici dei vaccini sono emerse situazioni di stallo nella produzione o di ventilati tagli pesanti nelle consegne ai Paesi sottoscrittori dei contratti di fornitura, che ancora non è dato conoscere, specie per quanto riguarda le clausole di inadempimento contrattuale e le relative procedure sanzionatorie».
Le proposte di Sapia: “acquisizione brevetti”
«Nel superiore interesse della collettività nazionale, si ritiene opportuno, in base alle disposizioni della Costituzione e del Codice Civile, sia pure nel rispetto dell’articolo 17 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione europea, per tutta la durata dell’emergenza procedere – ha proposto Sapia – all’acquisizione dei brevetti detenuti dalle ditte produttrici, con la corresponsione di un’adeguata e congrua indennità a titolo di indennizzo».