Nicola Gratteri: il magistrato ribelle e la sua storia di potere e passione per la radio
Nicola Gratteri, noto procuratore della Repubblica di Napoli, ha recentemente svelato alcuni retroscena intriganti sulla sua carriera politica e la sua grande passione per la radio. In un’intervista esclusiva a Radio Goal su Kiss Kiss Napoli, Gratteri ha condiviso dettagli sorprendenti, rivelando che Matteo Renzi lo voleva come Ministro, ma il presidente Giorgio Napolitano oppose il suo veto.
La storia inizia con un inaspettato richiamo da parte di Renzi, che vedeva in Gratteri il candidato ideale per ricoprire il ruolo di Ministro. L’aggancio tra i due avvenne attraverso Graziano Delrio, all’epoca sindaco di Reggio Emilia. La proposta fu accolta con una condizione: Gratteri avrebbe accettato solo se gli fosse stata concessa carta bianca e un potere totale. Una richiesta audace che, sorprendentemente, ottenne l’approvazione di Delrio.
Il percorso verso la carica ministeriale si rivelò impervio a causa del veto di Giorgio Napolitano. Gratteri, nel suo racconto, rivela che il presidente non lo vedeva favorevolmente, considerandolo un magistrato troppo caratterizzato. Renzi, nel suo ultimo libro, ha accennato a questa situazione, rivelando che alcune persone avevano consigliato a Napolitano di non affidare a Gratteri la responsabilità ministeriale.
Ma la sorpresa maggiore dell’intervista è stata la rivelazione della grande passione di Gratteri per la radio. Fin dall’età di sedici anni, il procuratore ha avviato la sua piccola stazione radiofonica da casa, una passione che ha mantenuto nel corso degli anni. Con un sorriso, Gratteri ha confessato di ascoltare spesso Radio Kiss Kiss, dimostrando che dietro la figura del severo magistrato si nasconde un appassionato radioamatore
In chiusura, Gratteri ha condiviso riflessioni sulle dinamiche attuali della criminalità organizzata, dichiarando che la mafia moderna ha cambiato strategia, abbandonando la violenza diretta. Ha criticato la visione a breve termine di boss come Riina, sottolineando che la vera forza sta nella visione lungimirante. In un’ultima chicca, ha svelato che la ‘Ndrangheta, già nel 1969, aveva infiltrato logge massoniche, dimostrando la loro abilità nell’agire nell’ombra e avere una doppia affiliazione.
Questo ritratto di Nicola Gratteri, tra politica, mafia e passione radiofonica, offre uno sguardo unico sulla complessa personalità del procuratore, aggiungendo nuovi elementi al suo già affascinante percorso professionale. (fonte di Areanapoli.it)
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