Natale in Calabria: la tradizione dolciaria si rinnova con il fai-da-te, con la metà delle famiglie che prepara in casa panettoni, pandori e delizie della stagione festiva
Il Natale nelle case dei calabresi sono pervase da un’autentica tradizione dolciaria, con il panettone che si conferma come il re delle feste, presente sul 78% delle tavole, seguito dal pandoro al 73%. I dolci tipici natalizi sono un must in oltre l’80% delle famiglie calabresi, evidenziando una profonda connessione con le radici culturali e gastronomiche del territorio.
Numerose aziende calabresi vantano una lunga tradizione nella produzione artigianale di panettoni e pandori, mettendo in risalto i pregiati ingredienti locali. Il trend di quest’anno rivela un interessante cambiamento: quasi la metà della popolazione in Calabria ha optato per la preparazione fai-da-te dei dolci natalizi. Questa attività ha riacquistato un significato speciale all’interno delle famiglie, creando un clima di solidarietà e collaborazione, coinvolgendo anche i più piccoli sotto la sagace guida delle nonne.
La tradizione dolciaria calabrese, tramandata di generazione in generazione, va oltre il mero aspetto gastronomico. I dolci natalizi rappresentano spesso significati rituali e auguri di sentimenti puri, conferendo un tocco speciale alle celebrazioni natalizie.
In Calabria, la varietà di dolci natalizi è vastissima, con molteplici varianti di preparazione che si differenziano nelle diverse località. Tra i protagonisti indiscussi spiccano i torroncini calabresi, in particolare quelli riconosciuti con l’IGP di Bagnara Calabra, che hanno conquistato mercati nazionali e internazionali.
Oltre ai torroncini, si possono gustare prelibatezze come Scalille, turdilli o cannariculi, pitta ‘mpigliata o nchiusa, ginetti, pignolata, susumelle e mostaccioli, ognuno con il suo sapore caratteristico che delizia i palati durante le festività.
Coldiretti sottolinea l’importanza di preservare la qualità e la sicurezza dei prodotti acquistati, evidenziando l’impegno dei tanti agriturismi che, durante il periodo natalizio, includono queste specialità nei loro menù, contribuendo così a conservare le tradizioni alimentari del territorio.
Coldiretti mette in guardia dalle frodi alimentari, lodando gli accertamenti effettuati dai Carabinieri del Nas in collaborazione con il Ministero della Salute. Il sequestro di 39 tonnellate di prodotti dolciari e materie prime, a causa delle condizioni di conservazione precarie o delle gravi carenze igienico-strutturali, dimostra la necessità di vigilare sulla qualità degli alimenti in commercio. Le frodi alimentari sono considerate crimini odiosi, minacciando la salute dei consumatori e danneggiando gli imprenditori etici che hanno contribuito a consolidare l’Italia come leader nella qualità alimentare.
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