Prosegue l’operazione trasparenza lanciata dal Codacons in Calabria e relativa ai rapporti tra medici e aziende farmaceutiche.
Dopo aver diffuso l’elenco dei camici bianchi della regione che tra il 2015 e il 2017 hanno ricevuto finanziamenti dalle multinazionali del farmaco, il Codacons si prepara alla prossima mossa: una istanza alla Guardia di Finanza e alle Asl territoriali finalizzata a far chiarezza su alcuni aspetti.
“Chiederemo alle Fiamme Gialle di verificare se i soldi percepiti dai medici della Calabria per convegni o altre attività legate all’industria del farmaco siano stati regolarmente denunciati ai fini fiscali – spiega Francesco Di Lieto del Codacons – Alle Asl invece chiediamo di controllare la lista dei farmaci prescritti dai singoli medici inseriti nell’elenco, allo scopo di accertare se vi siano eventuali squilibri nelle prescrizioni in favore dei prodotti commercializzati dalle aziende finanziatrici. Rispediamo al mittente l’accusa dei medici di voler avviare una caccia alle streghe, perché il nostro scopo è solo quello di garantire piena trasparenza ai cittadini – prosegue Di Lieto – Farebbero bene i camici bianchi e gli Ordini e le federazioni che li rappresentano, ad appoggiare la nostra iniziativa, senza chiudersi in una difesa corporativa della categoria che di certo non avvantaggia gli utenti del servizio sanitario. Chi si occupa della salute dei cittadini e della loro vita, infatti, deve essere assolutamente lontano da qualsiasi possibilità di influenza commerciale e non deve subire alcuna influenza sul fronte delle prescrizioni, considerato che i farmaci hanno anche effetti collaterali. I medici che lavorano in strutture pubbliche, poi, sono a tutti gli effetti pubblici ufficiali che devono per legge astenersi dal ricevere qualsiasi tipo di sostegno economico o finanziamento da soggetti sui quali poi adottano decisioni che possono avere rilievo economico”.