Individuata la nuova mutazione della variante Delta “plus”. In Gran Bretagna record di contagi, la Germania si prepara a un nuovo picco
Torna a preoccupare la situazione del contagio da Coronavirus in molti Paesi d’Europa, con la nuova variante Delta “plus” individuata. La Gran Bretagna registra il record di contagi covid da luglio. In Russia, un’altra giornata con oltre 1000 morti, ritorno il lockdown a Mosca. La Germania si prepara al picco dei casi. Dunque, il Coronavirus ritorna a far paura!
La situazione in Gran Bretagna
La Gran Bretagna, in report ha registrato 52.009 contagi, il numero più alto dal 17 luglio. Il numero dei casi è aumentato del 17,9 % nell’ultima settimana, mentre quello dei decessi ha registrato un più 10,8 % negli ultimi sette giorni.
Picco di contagi in Germania e dato di contagi più alto nel paese meno vaccinato dell’Ue, la Bulgaria
In Germania, il sistema sanitario si prepara ad una nuova spallata della pademia, con un picco di contagi in arrivo nei prossimi mesi. “Si prevede che nel corso dell’autunno e dell’inverno l’aumento del numero di casi accelererà”. Queste le parole del Robert Koch Institut, che prevede un aumento significativo dei focolai nelle strutture mediche nonché nelle case di riposo.
I contatti ravvicinati non necessari dovrebbero essere limitati, secondo la raccomandazione dell’Istituto e dovrebbero essere evitate il più possibile “situazioni, specialmente al chiuso in cui possono verificarsi i cosiddeetti eventi di super-diffusione”.
È allarme dichiarato invece in Bulgaria: il paese meno vaccinato dell’Ue. L’ultimo bollettino riporta 4522 contagi in 24 ore, secondo dato più alto dall’inizio della pandemia, superiore alla media di 3669 casi giornalieri registrata a marzo. I morti sono 107. Ce n’è abbastanza per far scattare l’obbligo di esibire il green pass per accedere a cinema, ristoranti, teatri, palestre, alberghi e shopping center. L’obbligo è in vigore per tutti i dipendenti di ospedali e case di riposo, oltre che per le lezioni universitarie in presenza.
La situazione in Italia
Sono 3.794 le persone risultate positive al Coronavirus nella giornata di ieri, in Italia, secondo i dati del Ministero della Salute. Sono invece 36 le vittime in un giorno, 574.671 i tamponi molecolari e antigenici per coronavirus processati.
Il tasso di positività in Italia è dello 0,66%, in calo rispetto allo 0,7% di mercoledì. Sono 356 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid nel nostro Paese. Uno in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite: il dato resta dunque stabile per il secondo giorno consecutivo. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del Ministero della Salute sono 22. I riconverati con sintomi nei reparti ordinari sono 2439, rispetto a ieri sono 25 in meno.
La variante Delta “plus”
Oms e Ema nel frattempo tengono d’occhio la variante Delta “plus”, l’ultima minaccia. La pandemia di Covid “si trascinerà per tutto il 2022”, prevede Bruce Aylward, esperto dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), delineando un quadro allarmante nel quale “i paesi più poveri non ricevono i vaccini di cui hanno bisogno”.
L’Organizzazione mondiale della Sanità sta monitorando la nuova variante che presenta due mutazioni supplementari. Al momento, oltre che in Russia, sono già stati registrati casi nel Regno Unito, Stati Uniti, Danimarca, Germania e alcuni casi anche in Italia.
Riflettori accesi anche dall’Ema. L’agenzia europea del farmaco ha dichiarato che stanno guardando alla situazione varianti di Sars-CoV-2 con l’inverno in arrivo, “per cercare di capire dove il virus sta andando e cosa potremmo aspettarci nelle settimane e nei mesi a venire. Delta è ancora il ceppo dominante che sta circolando”. Ci sono, secondo Ema, inoltre, alcune mutazioni aggiuntive che stanno prendendo posto.
Secondo Caruso Variante Delta “plus” presente anche in Italia
La nuova variante Delta “plus”, AY.4.2 è già arrivata anche in Italia. A Brescia, ha spiegato ad Adnkronos Salute, Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv), ordinario di microbiologia clinica all’Università di Brescia e direttore del Laboratorio di microbiologia dell’Asst Spedali Civili, “ne abbiamo visti 2 casi in una survey condotta a fine agosto e molto probabilmente siamo stati i primi ad individuarla. La maggior parte delle notifiche sono avvenute dalla metà di ottobre, ma questo – aggiunge l’esperto – dipende dal fatto che ora c’è la necessità di monitorarla”. “Cercando – specifica Caruso – naturalmente si trova!”.