Impiantato per la prima volta in Calabria il pacemaker miniinvasivo aveir, il più piccolo al mondo con una batteria della durata di oltre 20 anni
CASTROVILLARI (CS), 2 OTT 2024 – Il reparto di cardiologia dell’Ospedale “Ferrari” di Castrovillari continua a stupire, posizionandosi come uno dei migliori in Italia. Un’ulteriore dimostrazione della sua eccellenza è rappresentata dall’impianto, per la prima volta in Calabria, dell’AVEIR, il pacemaker più piccolo del mondo. Questo dispositivo, caratterizzato da una batteria estremamente duratura che può raggiungere oltre venti anni, è stato impiantato con una tecnica miniinvasiva innovativa.
L’intervento ha avuto esito positivo, permettendo al paziente di alzarsi subito dopo l’operazione. L’equipe di cardiologia, composta da professionisti esperti tra cui Anna Lucia Cavaliere, Antonio Mazziotti, il caposala Fiore e il professor Giovanni Bisignani, direttore dell’unità operativa complessa, ha eseguito l’operazione senza l’ausilio di cateteri, e senza la necessità di creare una tasca per il dispositivo. Il pacemaker, che pesa meno di una batteria ministilo e misura poco più di due centimetri, è stato impiantato attraverso la vena giugulare, segnando un importante passo avanti rispetto ai metodi tradizionali che richiedono l’accesso tramite la vena femorale.
Il professor Bisignani ha sottolineato i vantaggi di questa nuova procedura: “Di solito, l’impianto del pacemaker avviene attraverso la vena femorale, costringendo il paziente a un periodo di immobilità. Questo intervento, eseguito su un uomo di 88 anni, ha permesso di evitare complicazioni e un lungo periodo di allettamento.” Grazie alla natura leadless del nuovo dispositivo, l’introduzione avviene senza l’uso di elettrocateteri, il che riduce notevolmente il rischio di complicazioni, come sanguinamenti e infezioni.
Il pacemaker rappresenta un significativo passo avanti nelle tecnologie di elettrostimolazione. Mentre i pacemaker tradizionali richiedono un collegamento a un generatore di impulsi posizionato sotto la clavicola, l’AVEIR viene avvitato direttamente nel cuore, consentendo una ripresa immediata post-intervento e migliorando significativamente la qualità di vita dei pazienti.
“Il nostro obiettivo è continuare a evolvere verso la medicina del futuro,” ha affermato Bisignani, evidenziando l’importanza della collaborazione tra ricerca, assistenza, industria e ospedale. “Questi risultati sono il frutto di un lavoro di squadra e della sinergia con la Direzione dell’Azienda. Siamo orgogliosi dei successi ottenuti e di continuare a migliorare l’offerta cardiologica della nostra struttura.”
Con questo traguardo, l’Ospedale di Castrovillari non solo afferma il proprio ruolo di eccellenza nella sanità calabrese, ma segna anche un’importante innovazione nella cardiologia, ponendo le basi per interventi sempre più sicuri ed efficaci.
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