Catanzaro: due giorni di intense riflessioni e proposte sull’umanizzazione delle cure mediche, con la partecipazione di autorità ecclesiastiche, accademici e operatori sanitari
Nel corso di un intenso evento di due giorni, autorità ecclesiastiche, accademici, professionisti del settore e volontari si sono riuniti a Catanzaro per discutere e promuovere l’umanizzazione delle cure. L’iniziativa, organizzata presso la Casa delle Culture della Provincia di Catanzaro nei giorni 31 gennaio e 1 febbraio 2024, è stata guidata dal dottor Peppino Masciari, direttore della SOC di Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso dell’AOU “R. Dulbecco”. La dottoressa Concetta Custo, dirigente medico della Medicina d’Urgenza, ha svolto il ruolo di responsabile scientifica, mentre il dottor Mario Pezzi, dirigente medico SOC Rianimazione, è stato membro della segreteria scientifica.
L’obiettivo principale del corso è stato quello di offrire proposte operative per implementare un piano aziendale di umanizzazione delle cure, sensibilizzando sia gli operatori sanitari che gli utenti su pratiche più umane e relazionali nell’ambito sanitario.
Durante le due giornate, la partecipazione di autorità ecclesiastiche, figure accademiche e professionisti del settore ha garantito un approccio interdisciplinare fondamentale per affrontare la complessità della tematica. Tra i relatori spicca la presenza del professor Salvatore Martinez, presidente del Polo di Eccellenza Sturzo, il quale ha sottolineato l’importanza di curare non solo la malattia ma anche la persona malata, concentrandosi sul benessere emotivo e relazionale del paziente.
Nella prima giornata, la presenza del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso e del consigliere regionale Antonello Talerico ha permesso riflessioni sulla situazione politica e sanitaria della Calabria, con menzione dell’autonomia differenziata. Pur riconoscendo gli sforzi in corso, tra cui nuove assunzioni e acquisti di attrezzature, è emersa la sfida burocratica come ostacolo al progresso.
La dottoressa Concetta Custo ha sottolineato l’importanza dell’umanizzazione delle cure, richiamando l’attenzione sulle specifiche aree sensibili come il pronto soccorso, le rianimazioni, le oncologie, le pediatrie e le psichiatrie. Ha ribadito che il Ministero della Salute ha già evidenziato nel 2006 la necessità di un’organizzazione mirata in queste aree.
Il dottor Peppino Masciari ha enfatizzato che il corso mira a cambiare la prospettiva attuale, spostandosi dal semplice trattamento delle malattie alla cura della persona malata, con l’obiettivo di migliorare la qualità delle relazioni tra personale sanitario e utenti.
Nella prima giornata, sono emerse riflessioni di ampio respiro, culminate con la domanda fondamentale “Chi è l’uomo perché Tu te ne curi?”, approfondita da S.E. Arcivescovo Metropolita Diocesi Catanzaro-Squillace Claudio Maniago. Ha sottolineato l’importanza del punto di vista etico nell’assistenza, richiamando l’attenzione sulla dignità universale e inalienabile di ogni individuo.
La seconda giornata ha visto protagonisti gli operatori sanitari e il personale di supporto, affrontando temi cruciali come l’assistenza sociale, l’ammalato oncologico, l’approccio alla persona morente, le cure palliative e l’umanizzazione degli spazi di cura.
Il momento clou è stato l’intervento del professor Salvatore Martinez, il quale ha sottolineato l’importanza di rievangelizzare le istituzioni nel mondo della medicina e socio-sanitario. Ha evidenziato che umanizzare è cristianizzare e ha richiamato l’attenzione sul fatto che la compassione e la condivisione della sofferenza dovrebbero essere integrate nel contesto politico, soprattutto in relazione al bilancio sanitario di una regione o di uno Stato.
In conclusione, l’evento ha rappresentato un impegno congiunto di coscienza, istituzioni e Chiesa per promuovere un ambiente sanitario centrato sulla persona e orientato al benessere dei pazienti.
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