Il corso di medicina e chirurgia Td a Crotone, un ambizioso progetto che promette di trasformare il panorama educativo e sanitario locale, attraverso le voci di autorità regionali, accademiche e sanitarie
Crotone si prepara ad accogliere una nuova era nell’ambito della formazione medica con il prossimo avvio del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Td (Tecnologie Digitali). Un importante passo avanti per la città, sottolineato con entusiasmo durante una conferenza stampa presso la sede della Lega Navale di Crotone, dove erano presenti rappresentanti della Regione Calabria, delle università di Catanzaro e Cosenza (Umg e Unical), dell’Azienda Sanitaria Provinciale Pitagorica, nonché del Comune e della Provincia di Crotone.
Il presidente della Lega Navale, Gianni Liotti, ha guidato l’incontro, al quale hanno partecipato il vice presidente della Regione Calabria, Giusi Princi, il rettore dell’Università Magna Graecia, Giovanni Cuda, il commissario dell’Asp Crotone, Antonio Brambilla, il sindaco Vincenzo Voce e il presidente della Provincia Sergio Ferrari.
L’investimento a Crotone è finalizzato a ospitare il corso di Medicina, anche se i futuri studenti potranno conseguire solo il titolo del triennio nella città, mentre il resto degli studi per ottenere la laurea in Medicina o Tecnologie Digitali dovrà essere completato in un altro centro universitario. I posti disponibili a Crotone variano tra 80 e 84, e la notizia è stata accolta positivamente dalle autorità presenti.
Durante l’incontro, i relatori hanno sottolineato l’impegno economico significativo volto a migliorare il servizio sanitario nell’area del Crotonese. Saranno istituiti almeno quattro laboratori, con l’obiettivo di contaminare positivamente il sistema sanitario attuale, è stato chiarito che l’avvio delle attività universitarie non comporterà cambiamenti sostanziali per l’ospedale “San Giovanni di Dio”, che rimarrà uno “Spoke Hospital”. Al momento, non è previsto il passaggio a un ospedale “Hub”. La proposta di avviare una sperimentazione per un ospedale intermedio tra “Hub” e “Spoke” a Crotone è stata avanzata, mirando a rendere la struttura più attraente per gli specialisti.
La creazione del centro universitario potrebbe catalizzare il cambiamento, come evidenziato dal rettore Leone, poiché la città possiede le basi culturali e scientifiche necessarie per ospitare una facoltà di Medicina. Le eccellenze scientifiche locali sono confermate dalle oltre mille pubblicazioni scientifiche certificate realizzate dai medici di Crotone, così come dalla partecipazione di tre medici crotonesi all’evento regionale “La sanità calabrese si racconta”, previsto per il 15 marzo alla Cittadella.
Nonostante le sfide, gli interventi politici e le speranze coltivate durante la conferenza stampa hanno tracciato una prospettiva positiva per il futuro della sanità pitagorica. Antonio Brambilla ha sottolineato che, dopo una fase di studio, si sta dirigendo nella giusta direzione, piantando il seme della speranza per il cambiamento. La conferenza ha visto anche la partecipazione attiva dei giornalisti presenti, che con le loro domande hanno cercato chiarezza e certezze per il futuro sanitario di Crotone.
Non è la prima volta che Crotone si propone come sede universitaria, ma questa volta c’è un notevole entusiasmo e impegno da parte di molti attori coinvolti. Giusi Princi ha annunciato che la Regione Calabria destinerà 15 milioni di euro agli studenti calabresi per ampliare le borse di studio erogate dai centri universitari, confermando ulteriormente l’impegno verso una formazione di qualità. Con il prossimo avvio del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Td, Crotone si prepara a un nuovo capitolo nella sua storia accademica e sanitaria.
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