Zilebesiran: una svolta nel controllo dell’ipertensione, due iniezioni all’anno per ridurre i rischi cardiovascolari e migliorare la qualità della vita
Una svolta epocale potrebbe presto rivoluzionare il trattamento dell’ipertensione, una condizione che affligge milioni di persone in tutto il mondo. Un nuovo farmaco a mRna, noto come Zilebesiran, attualmente in fase sperimentale, ha dimostrato promettenti risultati nel mantenere sotto controllo la pressione arteriosa con un regime di somministrazione incredibilmente semplice: due sole iniezioni all’anno.
Per molti pazienti, anche seguire scrupolosamente le terapie prescritte non è sufficiente a ridurre in modo significativo la pressione sanguigna. Fino al 50% di essi abbandona le terapie antipertensive entro un anno, aumentando così il rischio di eventi cardiaci e cerebrovascolari come infarti e ictus.
Il nuovo farmaco agisce interferendo con l’RNA messaggero, bloccando la produzione di angiotensinogeno nel fegato, una proteina fondamentale nei processi che portano all’aumento della pressione arteriosa. Riducendo la quantità di questa proteina nel sangue, si ottiene una riduzione significativa della pressione.
Il presidente della Società Italiana di Cardiologia, Pasquale Perrone Filardi, ha commentato i risultati dello studio Kardia-2, presentato al congresso dell’American College of Cardiology ad Atlanta, definendoli molto incoraggianti. Lo studio, condotto in doppio cieco e controllato con placebo su 672 pazienti, ha dimostrato l’efficacia e la sicurezza di Zilebesiran quando somministrato in aggiunta alle terapie standard.
“I pazienti che hanno partecipato allo studio avevano valori pressori medi di 143 mm Hg al momento della prima iniezione”, ha dichiarato il professor Akshay S. Desai dell’Harvard Medical School, uno dei ricercatori coinvolti nello studio. “Abbiamo osservato una riduzione media della pressione sistolica fino a 18 mm Hg, che è stata mantenuta stabile in molti casi fino a 6 mesi dopo la somministrazione del farmaco.”
La novità più sorprendente di Zilebesiran è la sua modalità di somministrazione: una semplice iniezione sottocutanea, simile a quella dell’insulina, che può essere ripetuta a distanza di 3 o addirittura 6 mesi. Questo regime di trattamento potrebbe eliminare le scuse per coloro che faticano a seguire le terapie prescritte dai medici e offrire una soluzione efficace per ridurre i livelli di pressione senza la necessità di altri trattamenti.
“Questi risultati potrebbero aprire la strada a una rivoluzione nel trattamento dell’ipertensione”, conclude Perrone Filardi, “offrendo una nuova speranza per i pazienti che lottano con l’adesione ai farmaci per tutta la vita“. Con l’insufficiente aderenza agli attuali regimi terapeutici, l’emergere di farmaci biologici come Zilebesiran potrebbe portare un cambiamento significativo nel panorama della gestione dell’ipertensione.