Quest’anno, il Premio Nobel per la Fisica è stato assegnato a tre astronomi: James Peebles, Michel Mayor e Didier Queloz. Metà del riconoscimento è stata assegnata al primo “per le sue scoperte nel campo della cosmologia”, l’altra metà è stata destinata agli altri due astronomi svizzeri per “la scoperta di un esopianeta in orbita intorno a una stella di tipo solare”.
Le scoperte di Peebles
James Peebles, docente presso la Princeton University negli Stati Uniti, ha contribuito in larga parte al progresso della Cosmologia. Quest’ultima è una scienza che studia l’universo, tentando di spiegarne l’evoluzione e l’origine. Grazie alle sue scoperte, si è arrivati a comprendere che la materia, a noi nota, rappresenta solo il 5% di tutta la materia e l’energia racchiuse nell’universo. Il restante 95% è formato da materia ed energia oscura, le quali rimangono ancora inesplorate. Inoltre, l’astronomo austriaco naturalizzato statunitense, è riuscito a calcolare quanta materia era stata creata durante il Big Bang e come quest’ultima si sia poi aggregata per formare le galassie che oggi ammiriamo nello spazio.
Le scoperte di Mayor e Queloz
Mayor e Queloz, due astronomi svizzeri docenti all’università di Ginevra, sono stati gratificati con il Nobel per aver contribuito all’identificazione del primo esopianeta. Quest’ultimo rappresenta un pianeta, denominato 51 Pegasi, che orbita intorno ad una stella diversa dal Sole. La loro scoperta risale a 24 anni fa e, nel frattempo, sono stati identificati oltre 4 mila esopianeti nella Via Lattea. Di certo, grazie ai loro studi, oggi si può immaginare concretamente che vi possano essere altre forme di vita nell’universo.
Maurizio Ceravolo