Cosenza in caduta libera: terza sconfitta e Caserta a rischio esonero
In un triste sviluppo per il Cosenza, la squadra ha subito una deludente sconfitta per 2-0 contro il Cittadella al “Tombolato”, segnando la loro terza perdita consecutiva e ufficializzando una crisi tecnica. Nonostante le promesse del tecnico Caserta di avere una squadra determinata, i Lupi hanno concesso due gol nei primi trenta minuti, mettendosi in salita. Nonostante avessero un’ora per recuperare, sono riusciti solo a protestare per un paio di possibili rigori e a tentare qualche timida azione contro il portiere avversario. La prestazione deludente solleva serie preoccupazioni tra i tifosi.
Caserta, che aveva parlato in precedenza di una grinta che era visibilmente assente sul campo, aveva anche sottolineato la fiducia che gli era stata accordata dal presidente, dalla dirigenza e dalla squadra. Se Caserta affronterà l’esonero e l’arrivo simultaneo del risorto Bisoli rimane incerto, poiché la situazione è in evoluzione.
Inizialmente, il Cosenza aveva un approccio decente alla partita, rappresentando una minaccia attraverso Forte e D’Orazio. Kastrati è rimasto saldo in porta. Purtroppo, al 12º minuto, un errore nella barriera difensiva ha permesso a Vita di capitalizzare su un calcio di punizione da 25 metri, portando il Cittadella in vantaggio. Il Cosenza ha protestato per un possibile fallo in area su Tutino al 20º minuto, ma l’arbitro, insensibile al VAR, è rimasto impassibile. Vita è stato vicino al raddoppio al 29º minuto con un tiro destro che ha sfiorato il palo. Il vantaggio 2-0 è arrivato comunque al 27º minuto, grazie a un calcio d’angolo magistralmente calciato da Cassano su Salvi, che ha superato in salto Forte e ha segnato sotto la traversa. Faticando a riprendersi, il Cosenza ha persino corso il rischio di un crollo quando Pandolfi ha seminato il panico in area, servendo Pittarello, che però ha mancato il bersaglio. Il primo tempo si è concluso con il Cosenza in svantaggio per 2-0.
Il secondo tempo è iniziato con un’occasione da gol per i Rossoblù, con Mazzocchi che ha messo alla prova Kastrati. un fallo di mano di Branca in area è stato considerato frutto di un rimbalzo dall’arbitro, che ancora una volta ha ignorato il VAR. Carriero ha tentato un tiro da posizione defilata a metà tempo, ma è finito alto sopra la traversa. Il colpo di testa di Voca al trentesimo minuto ha costretto Kastrati a una respinta, segnando l’ultimo sussulto dei Lupi. A cinque minuti dal fischio finale, Carissoni ha messo alla prova Micai, ma il punteggio è rimasto invariato.
Il Cosenza, rispecchiando la sua sorte a Catanzaro, ha pagato caro due sbandate incomprensibili. La imbarazzante apertura della barriera durante il calcio di punizione di Vita è quasi parallela alla discesa di Katseris a Catanzaro, mentre la distrazione di Forte, che ha lasciato Salvi libero durante un calcio d’angolo, è l’emblema di una squadra in caduta libera. Insieme a una evidente mancanza di determinazione e a un allenatore in evidente confusione, la situazione è critica. L’incomprensibile decisione di lasciare fuori Florenzi e Voca in favore del in difficoltà Forte si aggiunge all’incertezza crescente attorno alla permanenza di Caserta. La panchina del tecnico è ora in bilico.