US CATANZARO: a Lecce contro la Ternana

U.S CATANZARO
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Catanzaro vs. Ternana: l’inizio interno spostato a Lecce

Il tanto atteso inizio interno dei giallorossi non si farà al Ceravolo come da tutti i tifosi del Catanzaro agognato, ma a Lecce.

Non siamo qui a polemizzare, ma che il Catanzaro salisse in serie B si sapeva già da febbraio visti i punti di vantaggio sul Crotone, ma tant’è, e visto che è stata scelta come sede alternativa lo stadio di Via del mare di Lecce, la ridente città salentina in piena festa patronale, ospiterà l’esordio casalingo delle aquile contro la Ternana.

A quanto pare i presenti allo stadio non potranno superare i 1800 di cui 1500 tifosi del Catanzaro e 300 della Ternana e anche qui ci sarebbe tanto da disquisire, sulla proporzione visto che non pensiamo che nella città dei tre colli sarebbero arrivati più di 300 tifosi rossoverdi.

La Ternana arriva a questa partita dopo aver perso in casa con la Sampdoria per 2-1, mentre i giallorossi hanno pareggiato nel turno precedente a Cremona per 0-0.

La squadra di Lucarelli è ancora in composizione ma calciatori come Diakitè esterno di fascia destra e Favilli e Falletti (uno dei pochi rimasti dalla cavalcata del campionato 2020/2021) si presentano da soli.

AMARCORD

In casa del Catanzaro non è mai uscito il segno x nelle sfide tra giallorossi e rossoverdi col bilancio che vede le aquile in vantaggio per 9 vittorie a 4 con 23 reti segnate dal Catanzaro e 12 dalla Ternana.

Il ricordo va ad una partita importantissima per il Catanzaro disputata il 18/04/1971 vinta dai giallorossi per 2-1 allo scadere dell’incontro.

Si giocava al vecchio Militare con lo stadio pieno in quanto il Catanzaro era in lotta per la promozione in A, quarto in classifica col Perugia a 33 punti a due punti dal Bari terzo e a quattro punti dall’Atalanta seconda. qualcosa di inimmaginabile e di impensato all’inizio de campionato.

Seghedoni mandò in campo la seguente formazione Pozzani in porta Marini e Bertoletti terzini, Benedetto libero Silipo stopper, Busatta mediano di spinta, Franzon in cabina di regia, Braca mezzala di punta, Gori, Mammì e Ciannameo il tridente offensivo; in panchina ci andò il solo Barone, perché all’epoca a disposizione si poteva avere solo un calciatore.

La partita iniziò subito bene per il Catanzaro che attaccando a tutto spiano, andò in gol con Mammì dopo ventuno minuti giocata sotto la porta delle fere difesa da Migliorini.

In quella Ternana, allenata da Luis Vinicio, c’erano alcuni calciatori di prospettiva come Longobucco che poi passò alla Juventus.

La Ternana pian piano prendeva coraggio e gli uomini di Seghedoni specie ad inizio secondo tempo cercarono di difendere il risultato come spesso capitava a quella squadra, e Seghedoni cambiava Ciannameo con Barone, un attaccante per un centrocampista per difendere meglio il risultato, ma tira e molla che la Ternana perviene al pareggio con un gran gol a palombella di Fontana che battè Poazzani.

Lo scoramento era tanto, il pomeriggio era anche assolato, e il pubblico nonostante tutto ricominciò ad incitare la squadra al grido GIALLOROSSI-GIALLOROSSI.

Ma Migliorini si superava in più di un’occasione mentre Gori, l’anima della squadra non riusciva a trovare lo spunto per far breccia nella difesa rossoverde.

Si arrivava al minuto 90 con l’arbitro Menegali pronto a fischiare la fine, quando su un cross dalla sinistra Fausto Silipo si alzò più in alto di tutti e di testa mise fine all’incubo di un pareggio che ci avrebbe estromesso dalla lotta per la promozione in A.

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