Vox Populi: la voce del popolo sulla tassazione dei carburanti
In un momento poco favorevole per l’amministrazione Renzi, si registra un nuovo incremento delle accise sui carburanti, suscitando malcontento tra automobilisti, operatori del settore petrolifero, distributori e consumatori. A partire da sabato, verrà applicato un ulteriore aumento dell’accisa sulla benzina, che salirà da 728,40 euro a 730,80 euro per mille litri, corrispondente a un aumento di 0,24 centesimi al litro, e dell’accisa sul gasolio, da 617,40 a 619,80 euro per mille litri (+0,24), con un impatto totale, considerando anche l’IVA ai prezzi attuali, di 0,34 centesimi al litro.
Questo rialzo era stato pianificato già nell’agosto del 2013 come misura di copertura finanziaria per diverse disposizioni del decreto Fare, tra cui la nuova legge Sabatini, e rimarrà in vigore fino al 31 dicembre.
Sebbene l’incremento di 0,24 centesimi al litro (0,34 per il gasolio) possa sembrare contenuto, la Cgia di Mestre stima che ciò comporterà un aumento annuo medio di 13 euro per una famiglia italiana con un’auto a benzina che percorre in media 15.000 chilometri all’anno, e di 17 euro per un’autovettura alimentata a gasolio. Tuttavia, considerando il periodo dal 2010 al 2014, gli artigiani di Mestre osservano che tale aumento si tradurrà in un incremento complessivo di 257 euro per un’auto a benzina e di 388 euro per un’auto diesel che percorre la stessa distanza annua.
La Cgia sottolinea inoltre che, dal 2010, le accise sono aumentate 10 volte e l’IVA due volte. Oltre alle famiglie, saranno colpite anche diverse categorie professionali, tra cui i taxisti, gli autonoleggiatori, gli agenti di commercio e i trasportatori.
Secondo le stime di Assopetroli Assoenergia, dall’entrata in vigore di sabato fino al 31 dicembre 2018, i cittadini italiani subiranno un aumento complessivo delle tasse sui carburanti per autotrazione di circa 1,18 miliardi di euro, ai quali si aggiungeranno altri 260,26 milioni di euro di IVA (calcolata sulle accise), per un totale di circa 1,44 miliardi di euro.
Anche le associazioni dei consumatori si mostrano molto critiche nei confronti di questo aumento delle accise. Il Codacons definisce tale rialzo come una misura di politica economica antiquata, auspicando che il governo Renzi la annulli. Per l’associazione dei consumatori, è necessario smettere di considerare gli automobilisti come mere fonti di introiti e adottare una tassazione più equa, rispettando il principio della capacità contributiva.
Inoltre, i consumatori auspicano che il nuovo governo implementi finalmente un provvedimento promesso da oltre 10 anni: un meccanismo che limiti l’effetto dell’aumento dei prezzi dei carburanti evitando una tassazione eccessiva dovuta alla doppia imposizione di accise e IVA.
Il sentire della città sull’aumento delle accise
Per completare il quadro sull’impatto di questo aumento delle accise, abbiamo voluto raccogliere direttamente l’opinione dei cittadini. Il team di Calabria Magnifica si è impegnato in un tour per le strade della città, interagendo con i residenti per comprendere le loro opinioni e sensazioni riguardo a questo aumento dei costi dei carburanti.
Le opinioni raccolte sono state variegate: c’è chi ha espresso frustrazione per l’ulteriore pressione sui portafogli delle famiglie, sottolineando come questo renda sempre più difficile far fronte alle spese quotidiane. Altri, invece, hanno manifestato comprensione verso le necessità finanziarie del governo, ma hanno auspicato una maggiore trasparenza nell’uso dei proventi fiscali.
In allegato all’articolo, potete trovare il video completo che riassume le opinioni e le testimonianze raccolte durante questa indagine sul campo.
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