Viadotto crollato a causa di fondamenta mancanti: Una normativa da rivedere

viadotto crollato
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Crollo inaspettato: Il viadotto “Ortiano 2” sotto la lente delle indagini

Il viadotto “Ortiano 2” situato lungo la strada statale 177 Dir a Longobucco, in provincia di Cosenza, è balzato agli onori delle cronache dopo il suo crollo avvenuto il 3 maggio scorso. L’incidente ha messo in evidenza un grave problema strutturale: il viadotto non presentava un ancoraggio di 20 metri sotto il terreno e, di fatto, non aveva solide fondamenta. Questo allarmante dettaglio è stato dichiarato dal presidente della regione Calabria, Roberto Occhiuto, durante la sua partecipazione al programma televisivo “Agorá” su Rai 3.

Il presidente Occhiuto ha effettuato una verifica con gli uffici regionali poiché il viadotto in questione era stato costruito solamente nove anni prima dell’incidente. Ciò che ha suscitato incredulità è che, secondo la normativa vigente all’epoca e probabilmente anche quella attuale, non era richiesto che i ponti con piloni collocati negli alvei fluviali fossero dotati obbligatoriamente di un ancoraggio di 20 metri. Questa grave lacuna nella normativa solleva una serie di interrogativi sulla sicurezza e sulla robustezza delle infrastrutture stradali presenti nella regione.

La mancanza di una precisa disposizione normativa riguardante l’ancoraggio dei ponti con piloni nei pressi degli alvei fluviali solleva preoccupazioni sull’efficacia della pianificazione e della costruzione di tali infrastrutture. È necessario effettuare una revisione accurata delle normative attuali per garantire che i ponti siano costruiti su solide basi e dotati di un ancoraggio adeguato, soprattutto quando sono situati in zone a rischio idrogeologico.

La scoperta di questa carenza normativa sottolinea l’importanza di un monitoraggio costante e di una manutenzione accurata delle infrastrutture esistenti. È fondamentale effettuare controlli regolari e rigorosi al fine di individuare tempestivamente eventuali difetti strutturali o problemi di stabilità che potrebbero mettere a rischio la sicurezza dei veicoli e delle persone che utilizzano tali viadotti.

Il crollo del viadotto “Ortiano 2” rappresenta un monito per le autorità regionali e nazionali affinché prestino maggiore attenzione alla sicurezza delle infrastrutture stradali. È necessario adottare misure preventive adeguate, rafforzando i criteri di costruzione e i requisiti di sicurezza, al fine di prevenire futuri cedimenti o incidenti che potrebbero avere conseguenze tragiche.

La protezione e la sicurezza delle infrastrutture stradali sono elementi chiave per garantire una mobilità sicura e il benessere delle comunità locali. È responsabilità delle istituzioni competenti adottare provvedimenti urgenti per colmare le lacune normative esistenti e assicurare che tutte le nuove costruzioni e le infrastrutture esistenti siano conformi agli standard di sicurezza più elevati.

Solo attraverso un impegno concreto per garantire la solidità strutturale e l’adeguata manutenzione delle infrastrutture, possiamo garantire la sicurezza di chi utilizza le strade della nostra regione e prevenire tragedie simili a quella del viadotto “Ortiano 2”.