«Se in Calabria vogliamo l’acqua pubblica non devono restare ombre, opacità o addirittura misteri sui conti della Sorical, cui non si può affatto affidare la gestione del servizio idrico integrato, specie alla luce della grave nebulosità circa i debiti e crediti della società partecipata dalla Regione a maggioranza». Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Giuseppe d’Ippolito, alla Camera componente della commissione Ambiente.
«Negli anni, Sorical, che a lungo ha applicato tariffe illegittime a danno dei calabresi, è stata – ricorda il parlamentare del Movimento 5 Stelle – una mucca che la politica ha munto in ogni modo, forse il primo carrozzone per le clientele trasversali del sistema nostrano di potere. Ora non si possono più commettere gli errori madornali del passato: non è ammissibile dare a Sorical il servizio idrico della Calabria a carico dei Comuni e dunque dei cittadini. L’assessore regionale Sergio De Caprio – chiede il deputato M5S – acquisisca tutti i dati sui conti e sulle cessioni dei crediti di Sorical, rendendoli trasparenti. Intanto va fermata l’ipotesi di scegliere Sorical per la gestione del servizio idrico integrato, perché c’è il rischio che il socio privato Veolia se ne esca con le tasche piene e che il pubblico si vada a infilare in un tunnel senza uscita».
«Mi appello – conclude D’Ippolito – ai componenti dell’Autorità idrica regionale perché prevalga la coscienza e la responsabilità, perché non cedano a eventuali pressioni e suggestioni e perché, soprattutto in questo momento di pesante difficoltà, pretendano trasparenza e verità. Non escludo, al fine di accertare lo stato reale in cui si trova Sorical, di investire il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri».