Operazione “ORO NERO”: sgominata organizzazione dedita al contrabbando di oli minerali (NOMI e VIDEO)

Alle prime ore del giorno, i finanzieri del gruppo di Catanzaro hanno dato esecuzione alle ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Catanzaro, Dott.ssa Giovanna Gioia, su conforme richiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro, diretta dl Procuratore Dott. Nicola Gratteri, articolata sulla base di una complessa indagine condotta dla citato gruppo di Catanzaro e coordinata dla P.M. Dott.ssa Debora Rizza, nei confronti di 10 s0ggetti (7 in carcere e 3 ai domiciliari) tutti appartenenti ad un’organizzazione criminale dedita al contrabbando di oli minerali commercializzati in evasione d’imposta radicata nella provincia di Catanzaro e operante sull’intero territorio nazionale.

NOMI DELLE PERSONE ARRESTATE: Biagio Maurizio La Torraca, 54 anni (in carcere) – Francesco Mancuso, 33 anni (in carcere) – Francesco Aiello, 55 anni (in carcere) – Vincenzo Albanese, 45 anni, (in carcere) – Luigi Bertomini, 61 anni (ai domiciliari) – Arturo Giuseppe Corrado, 74 anni (ai domiciliari) – Laura Stavale, 39 anni (ai domiciliari) – Massimo Mattei, 56 anni (ai domiciliari).

 

 

L’operazione di servizio, denominata “ORO NERO”, trae origine da un’attività investigativa, avviata d’iniziativa dai finanzieri del gruppo di Catanzaro della Guardia di Finanza, nel settembre 2015, nel settore del contrabbando degli oli minerali e dell’evasione d’imposta, dalla quale è poi scaturita una approfondita indagine della procura dell Repubblica.

L’ attività d’indagine in parola ha consentito di svelare un’organizzazione a delinquere, operante in diverse province del territorio nazionale (Catanzaro, Cosenza, Foggia, Taranto, Reggio Emilia e Parma) composta da 13 soggetti, dedita al contrabbando di oli minerali e all’evasione di accisa.

Le investigazioni hanno consentito di squestrare 5 autocisterne e complessivi litri 141.682 di prodotti petroliferi (prevalentemente gasoli agricolo)

L’analisi della documentazione fiscale acquisita presso le società fornitrici dei prodotti petroliferi della consorteria criminale ha consentito di ricostruire, per il periodo 2015-2016, un’accisa evasa per € 1.893.451,62 sul prodotto petrolifero commercializzato dal sodalizio criminale. I positivi riscontri conseguiti sul territorio, puntualmente corroborati dalle risultanze emerse nel corso delle indagini tecniche eseguita dai finanzieri del gruppo di Catanzaro, hanno permesso di accertare che l’organizzazione criminale investigata ha sottratto gasoli agricolo all’accertamento e al pagamento dell’accisa, destinadoli a usi soggetti a maggiore imposta, avvalendosi per tale scopo di fatture per operazioni inesistenti e falsi documenti di accompagnamento semplificati (DAS), indicando su detti documenti luoghi di destinazione e itinerari fittizi, nonchè gli estremi di società operanti nel settore della vendita di prodotti petroliferi risutate ignare delle documentatate transazioni commerciali.

In virtù di quanto emerso nel corso delle indagini e su richiesta della procura delle Repubblic, firmata dal P.M. Dott.ssa Rizza, il competente G.I.P. presso il Tribunale di Catanzaro ha disposto l’applicazione della misura cautelare personale nei confronti di 10 indgati (7 in carcere e 3 agli arresti domiciliari), emettendo, altresì un decreto di sequestro preventivo ai fini della confisca per equivalente sino alla concorrenza dell’importo di € 1.893.451,62 (ACCISA EVASA), da eseguirsi nei confronti dei sodali nei cui confronti sono state emesse le misure cautelari.

 

 

Il PM procedente, oltre alle ordinanze di custodia cautelare anzidette, ha ritenuto opportuno emettere anche un decreto di perquisizione locale e personale e sequestro nei confronti dei 13 indagati da esgurisi contestualmente all’attivitè disposta  dal GIP, finalizzato al rinvenimento di ulteriori elementi probatori.