Sequestro di un capannone a Lamezia Terme per gestione illecita di rifiuti meccanici e furto di energia elettrica: denunciati padre e figlio per occupazione abusiva di suolo pubblico
LAMEZIA TERME (CZ) 19 FEB 2025 – Un capannone industriale e un’area di 6000 metri quadrati sono stati sequestrati dai Carabinieri del Comando Tutela Forestale e Parchi, nell’ambito di un’operazione contro la gestione illecita dei rifiuti meccanici. L’intervento, avvenuto il 12 febbraio, ha permesso di scoprire un’attività abusiva di autodemolizione, dove venivano stoccati in modo illegale vari tipi di rifiuti, tra cui veicoli fuori uso, motori contenenti oli esausti, pneumatici e materiale plastico e legnoso. L’area, di proprietà comunale e vincolata per motivi paesaggistici e idrogeologici, era occupata senza alcuna autorizzazione.
L’indagine è stata portata avanti dai Nuclei Carabinieri Forestale di Lamezia Terme e San Vito sullo Ionio, sotto la direzione del NIPAAF di Catanzaro. I militari hanno riscontrato che i rifiuti erano depositati all’aperto, in condizioni di esposizione alle intemperie, senza alcuna protezione ambientale e senza autorizzazione per la gestione dei rifiuti. Ulteriori accertamenti hanno rivelato che l’attività illegale era alimentata da un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica, che permetteva di sottrarre energia anche per un’abitazione privata vicina, causando un danno economico di circa 16.000 euro.
A seguito di queste scoperte, due persone, un padre e suo figlio (titolare di una società di soccorso stradale), sono state denunciate a piede libero. I due dovranno rispondere di reati come furto aggravato di energia elettrica, gestione illecita di rifiuti e occupazione abusiva di suolo pubblico in zona vincolata.
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