Terremoto nel Mar Tirreno Meridionale: scossa di magnitudo 4.3
Una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.3 ha interessato nella serata di oggi il Mar Tirreno Meridionale, al largo delle coste calabresi. Il sisma, registrato alle 19:11 dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), si è verificato a una profondità di 182 chilometri. Nonostante la notevole profondità, alcune persone hanno segnalato di aver percepito il terremoto in diverse località della Calabria.
Il movimento tellurico è stato avvertito a Rosarno e San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria, oltre che a Pizzo e Vazzano, nel Vibonese. Segnalazioni sono giunte anche da Petronà, nel Catanzarese, e in alcune aree della Sicilia. Tuttavia, non si registrano danni a persone o edifici, grazie alla profondità del sisma che ha contribuito ad attenuarne gli effetti in superficie.
La Sala Sismica dell’Ingv di Roma ha localizzato l’epicentro del terremoto in un’area nota per la sua elevata attività sismica e vulcanica, nei pressi del vulcano Stromboli. Gli esperti ricordano che nel basso Tirreno si verificano frequentemente terremoti profondi, con ipocentri compresi tra i 100 e i 500 chilometri, alcuni dei quali con magnitudo rilevante.
Oltre alla scossa principale, nella stessa giornata è stato registrato un altro evento sismico di minore entità: alle 13:28, un sisma di magnitudo 2.2 è stato rilevato nella medesima zona.
La Calabria è una delle regioni italiane più esposte al rischio sismico, trovandosi lungo la fascia di contatto tra la placca africana e quella euroasiatica. La Protezione Civile regionale sottolinea che questi movimenti tettonici avvengono a una velocità di circa 7 millimetri all’anno, rendendo il territorio particolarmente soggetto a terremoti e altre manifestazioni geologiche.
Le autorità continuano a monitorare la situazione, mentre gli esperti dell’Ingv ricordano l’importanza della prevenzione sismica nelle aree ad alto rischio.
