Probabilmente qualcuno se lo sarà chiesto: perché la Cipolla di Tropea è così diversa dalle altre? Come mai è così dolce e rossa rispetto ad altre cipolle?
Si tratta di una delle eccellenze della gastronomia non solo calabrese, ma anche italiana.
La sua diffusione nei mercati italiani e talvolta mondiali è molto vasta ed è un ingrediente apprezzato da tanti chef.
Grazie al suo marchio IGP la potremmo considerare come la cipolla più famosa anche per le sue caratteristiche molto particolari, quali il sapore e il suo profumo.
Tropea che vanta un indotto turistico pressoché unico in Calabria, può anche andare fiera di questo prodotto che porta il suo nome nonostante possa essere coltivato anche in altre aree della costa tirrenica. Diciamo che la Cipolla di Tropea rende ancora più famosa la cittadina, ma anche il contrario.
Cipolla di Tropea: storia e curiosità
Visto che è un prodotto eccellente calabrese e conosciuto in tutto il mondo, andiamo a scoprire alcune cose che la riguardano e che magari non sono così note.
– un po’ di storia
Da alcuni documenti, pare che la Cipolla di Tropea sia stata introdotta in Calabria dai Fenici. La sua storia quindi parte da molto lontano: quando gli antichi commercianti esercitavano gli scambi di merce nell’area mediterranea già nel I° millennio a.C.
I Fenici pare la utilizzassero come merce di scambio durante il fiorente commercio.
Successivamente, anche gli antichi Romani pare usassero la Cipolla di Tropea sebbene non fosse particolarmente apprezzata da loro. Oggi, per fortuna è il contrario: tanti romani usano e ricercano il nostro ortaggio per tante preparazioni.
Durante il Medioevo e il Rinascimento la cipolla divenne un vero e proprio alimento gourmet. I Borboni ne incrementarono la produzione durante il 1800 grazie alla richiesta continua.
Arrivando agli inizi del 900 i nostri connazionali la portarono oltreoceano facendo diventare la nostra cipolla un ingrediente “esotico” a tutti gli effetti sull’onda del sogno americano.
– la Cipolla di Tropea e le sue caratteristiche: perché è rossa e dolce?
Il particolare colore della Cipolla di Tropea si deve alla presenza di antocianine: dei composti antiossidanti che oltre al tipico colore rosso rendono l’ortaggio dalle molteplici proprietà benefiche, soprattutto se consumato crudo.
La cipolla può essere consumata anche cotta e di ricette ce ne sono tantissime, ma è il consumo al naturale che aiuta la circolazione e a rallentare l’invecchiamento. Inoltre, contiene vitamina C, vitamina E, ferro, selenio, iodio, zinco e magnesio.
Quella di Tropea è sicuramente tra le cipolle più dolci e particolari in commercio.
Le sue particolarità le deve anche al territorio in cui è coltivata: si tratta di terreni sabbiosi che si estendono lungo la costa tirrenica del vibonese e in parte del cosentino.
Grazie a questi terreni, la cipolla ha una minore concentrazione di acido piruvico che non solo la rende dolce, ma anche meno invasiva. Infatti, difficilmente causa alito cattivo al suo consumo e lacrimazione durante il taglio.
– come riconoscere la vera Cipolla di Tropea
Per distinguere la vera Cipolla di Tropea occorre controllare il marchio IGP che le è stato riconosciuto nel 2008.
Questa denominazione garantisce non solo la provenienza, ma soprattutto il metodo di coltivazione e di lavorazione dell’ortaggio.
La sua provenienza deriva soprattutto dal territorio di Nicotera e di Campora San Giovanni, ma è facile trovarla lungo la costa tirrenica tra le due zone citate.
Il disciplinare di produzione identifica e riconosce queste aree come zone della vera cipolla di Tropea.